Dal più povero al più ricco ecco redditi e mestieri dei politici

Rimini

RIMINI. Ecco tutti i redditi dei consiglieri comunali di Rimini. Partiamo dalla maggioranza e Partito democratico dove il gradino più basso spetta a Barbara Vinci (commerciante) con 1.360 euro in un anno, che comunque migliora rispetto allo zero dichiarato dello scorso anno. Segue Giulia Corazzi (studentessa) con 2.537 euro, anche lei in rialzo rispetto ai 1.653 di un anno fa. Poco sopra c’è il capogruppo Enrico Piccari, consulente commerciale e istruttore di golf, con 4.807: scende rispetto ai 5.986 del 2016. Mentre a 4.899 euro annui si piazza Milena Falcioni (imprenditrice vitivinicola) e Simone Bertozzi (giornalista) la supera con 7.873. Si stacca, ma sempre con meno di mille euro al mese, Giovanni Casadei (architetto), con 12.310 euro; poi Fabio Grassi (geometra) con 15.102 euro e Giorgia Bellucci, dipendente di un’azienda privata, con 17.144. Sempre all’interno del Pd, si passa a un’altra fascia, con Matteo Petrucci (commesso) che dichiara 23.513, mentre Barbara Di Natale (dipendente pubblica) vede 31.233 euro.

Juri Magrini, ex segretario provinciale del Pd, dichiara 32.189, più dei 30.868 dello scorso anno. Sara Donati, dipendente pubblica e presidente del Consiglio, ha un reddito di 34.319 annui. La prima, con un grande distacco, è Lucilla Frisoni (dipendente di una azienda privata) che dichiara 60.093, decisamente meglio dei 50.429 di dodici mesi fa.

Il crollo di Erbetta

Nel Patto civico per Gnassi c’è chi fa meglio: Marco Zamagni, chimico, ha reddito di 70.398, più dei 68.133 dichiarati nel 2016. Daniela De Leonardis, titolare di una gelateria, sale da 30.567 a 44.174. Mentre l’avvocato e capogruppo Mario Erbetta crolla da 43.639 a 28.621. Anche Mirco Muratori, imprenditore edile, scende da 10.578 a 8.574, mentre Davide Frisoni, artista, sale da 4.930 a 6.772. In Rimini Attiva, Kristian Gianfreda (Papa Giovanni XXIII) cresce da 18.256 a 19.383 euro. Chiude la maggioranza, il consigliere e studente Luca Pasini, di Rimini Futura, che è condivide con Barbara Vinci il posto di consigliere comunale che ha incassato meno, ovvero 1.360 euro all’anno, lordi.

Pecci dimezza le entrate

Passando alla minoranza, si vede che nella Lega l’avvocato e capogruppo Marzio Pecci ha un reddito che è crollato a 49.783 euro all’anno, meno della metà dei 104.210 del 2016. E ancora: Cristiano Mauri (impiegato) è a 48.540, poco meno dei 49.669 del 2016. Matteo Zoccarato (impiegato) è a 23.384 contro i 19.818 passati, mentre Diana Trombetta (commerciante) ha 22.017 contro i 21.454 dello scorso anno. Ancora ultimo, tra i leghisti, Carlo Grotti (regista e libero professionista) con 12.462, che comunque va decisamente meglio rispetto alla maglia nera assoluta del 2016 conquistata a causa dei meno 1.766 euro dichiarati. Per lui c’è anche la comproprietà al 16 per cento di cinque fabbricati, di cui ha l’usufrutto.

Marcello resta il più ricco

In Forza Italia la situazione è decisamente migliore: primo assoluto, e c’erano pochi dubbi visti i recenti anni, c’è il medico Nicola Marcello, che ancora una volta conquista lo scettro del più ricco di tutti in Consiglio comunale, con 315.215 euro, poco più dei 299mila del 2016 e decisamente di più dei 176.560 euro che erano presenti nella dichiarazione del 2011, quando Marcello è entrato in Consiglio tra le file del centrodestra, sempre all’opposizione. Sale, anche se non si parla di cifre alte come quelle del collega di partito, anche l’avvocato Carlo Rufo Spina, che va da 25.356 a 30.440 euro.

Nel gruppo Uniti si vince c’è Gennaro Mauro (funzionario di vigilanza) con 47.417 euro (54.303), mentre in Fratelli di Italia Gioenzo Renzi, pensionato bancario, dichiara 56.553 (65.180). E ancora. In Obiettivo Civico Andrea Bellucci (impiegato amministrativo) registra 24.757, più ricco dell’ingegnere meccanico Luigi Camporesi che ha 10.588 come lo scorso anno e del commercialista Filippo Zilli che dichiara 9.621 (3.460)

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