Antica chiesa in fiamme. Crolla l'abside, pompiere ferito

Rimini

SANT'AGATA FELTRIA. Brusco risveglio, ieri mattina, per Sant’Agata Feltria, dopo una domenica soleggiata e da presenze record per la locale Fiera del Tartufo Bianco. A scuotere la quiete del tranquillo comune dell’entroterra riminese le sirene dei mezzi dei vigili del fuoco, accorsi per domare le fiamme divampate all’interno della chiesa di San Francesco della Rosa, che sorge accanto a Rocca Fregoso. Una struttura risalente alla fine del 1700, che ospita al suo interno diverse opere di interesse artistico e un antico organo ligneo del 1600.

A lanciare l’allarme è stata una signora del posto che, portando a spasso il cane, ha notato le fiamme provenienti dalla porta del seminterrato della chiesa. I primi ad accorrere sul posto sono stati i dipendenti e i tecnici del Comune, seguiti dai vigili del fuoco di Novafeltria, che hanno ricevuto la chiamata poco dopo le 8 del mattino.

Arrivano i nostri

Per domare il rogo, che in base alle prime ricostruzioni sarebbe divampato nella notte dal magazzino sottostante la chiesetta, si è reso necessario l’intervento di tre squadre dei vigili del fuoco, provenienti dalla vicina caserma di Novafeltria, da Bagno di Romagna e Macerata Feltria. La piazza di Sant’Agata è stata transennata dalla polizia municipale e dai Carabinieri di Novafeltria, così da consentire ai mezzi d’intervento, tre dei quali in arrivo da Rimini, di raggiungere la zona dell’incendio, accessibile attraverso una via piuttosto stretta. Da Rimini sono giunti sul posto anche quattro tecnici per verificare la stabilità dell’edificio.

Pompiere ferito

Un vigile del fuoco, in forza alla stazione di Novafeltria, impiegato nelle operazioni di spegnimento del rogo, è rimasto lievemente ferito nel crollo parziale del solaio che si trova dietro l’altare, che avrebbe ceduto a causa dell’alto calore. Soccorso e medicato da un’ambulanza presente sul posto, è stato trasportato in ospedale per degli accertamenti, ma è stato dimesso nel primo pomeriggio, riportando solo qualche contusione.

Le cause del rogo

In corso di accertamento le cause dell’incendio, sul quale indagano i Carabinieri di Novafeltria. Non si esclude l’origine dolosa, ma non sono stati riscontrati elementi che la confermerebbero, nulla, insomma, che possa far affermare con certezza che l’incendio sia stato appiccato volontariamente da qualcuno, ipotesi che vede piuttosto concorde la gente del posto. Non è la prima volta, infatti, che quella chiesa ha rischiato di andare a fuoco, ma nei casi precedenti le fiamme erano rimaste circoscritte alla porta.

Non si esclude nemmeno l’ipotesi di un cortocircuito e tal proposito sono in corso verifiche di accertamento a un quadro elettrico presente nel magazzino, dal quale potrebbero essere partite le fiamme.

La conta dei danni

Nel pomeriggio di ieri sono giunti a Sant’Agata Feltria alcuni responsabili della Soprintendenza per verificare i danni alle opere artistiche contenute all’interno della chiesa. Qui sono contenuti tre altari e la struttura è ricca di stucchi barocchi; di grande interesse sono anche i banchi con gli stemmi delle più antiche famiglie locali e, soprattutto, l’antico organo ligneo risalente alla seconda metà del XI secolo.

Da una prima verifica i danni sembrerebbero ingenti. Al momento l’intero ambiente presenta annerimento da fumo, mentre la parte del pavimento dell’abside, lo ricordiamo, è parzialmente crollata. A livello strutturale non vi sarebbero però problemi, così come non sono stati riscontrati danni all’adiacente Rocca Fregoso, collegata alla chiesa da un passaggio privato.

E. G.

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