Bimba violentata, 6 anni al padre mostro

Rimini

RIMINI. Sei anni di reclusione e revoca della patria potestà per il 38enne albanese accusato di violenza sessuale nei confronti della figlia minorenne. Il pm Marino Cerioni aveva chiesto 6 anni e 8 mesi.

Con il rito abbreviato, dopo due ore di camera di consiglio, il giudice Sonia Pasini ha inflitto una condanna di 6 anni. Le molestie sulla bambina, che all’epoca aveva undici anni, sono iniziate nel 2010. Sono passati quasi due anni prima che la piccola trovasse il coraggio per confessare tutto alla mamma, che a quel punto si è presentata alla polizia. In lacrime, prima delle festività natalizie del 2012, la bambina si è sfogata raccontando quello che era costretta a subire. All’inizio il padre la toccava nelle parti intime e poi le molestie sono degenerate in rapporti sessuali completi che andavano avanti ogni volta che la madre usciva per andare al lavoro. Anche il fratellino della bimba, più piccolo di lei, il pomeriggio si assentava spesso per andare a giocare a calcio con gli amici e quindi il padre si trovava solo in casa con la figlia.

Secondo i racconti resi dalla bambina, i primi tempi, durante la notte il padre entrava nella camera da letto che lei divideva col fratello e la toccava. Nella primavera del 2011, la ragazzina ha chiesto e ottenuto il permesso, per scappare dal “mostro”, per passare un periodo di vacanza in Albania, a casa di parenti. Al suo ritorno in Italia le cose non sono migliorate: l’incubo è continuato. Fino a quando la madre, assistita dagli avvocati Mattia Lancini e Massimiliano Cornacchia, ha raccolto lo sfogo della bambina e ha sporto denuncia. Sentita dalla polizia con il supporto di un’assistente sociale, la bimba è stata giudicata capace di testimoniare ed è stata appurata la genuinità del suo racconto.

Il padre ha fornito due versioni diverse. Una prima volta ha detto che la piccola si sarebbe inventata tutto perché lui l’aveva rimproverata per via di brutti voti a scuola. Poi che la denuncia era falsa, ammettendo però di aver “solo” palpeggiato per diversi anni la moglie e la figlia. Oltre alla condanna di 6 anni, il giudice ha concesso ai familiari una provvisionale di 10mila euro, rimettendo in sede civile il risarcimento per i danni subiti.

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