Una piazza o una via per Vincenzo Bellavista
RIMINI
Dieci anni senza l’uomo dei sogni, Vincenzo Bellavista, morto il 21 maggio 2007. In questi giorni i ricordi si sono sprecati: dall’amore per la Rimini Calcio al desiderio di portare i colori di casa (il bianco e il rosso) più in alto possibile, anche in Serie A. Poi il suo desiderio di giocare in un “Romeo Neri” degno di questo nome. Fino all’amore (ricambiato) dei tifosi. Ecco, a tutto questo oggi si aggiunge la voce del Comune, che tramite un “uomo di sport” promette che il “presidente” sarà ricordato con un «gesto concreto». L’assessore Gian Luca Brasini non lo promette ancora, ma quasi certamente a Bellavista sarà dedicata una via oppure una piazza.
“Bellavista uno di noi”
L’assessore allo sport, inizia la sua dichiarazione ricordando le parole con le quali nel 2005, a Bellavista venne conferita la cittadinanza onoraria. «Per avere saputo coniugare le qualità di imprenditore con l’amore per il calcio vivendo e facendo vivere alla città la splendida avventura della Rimini Calcio di questi ultimi anni».
«Con queste parole – scrive Brasini – si chiudevano le motivazioni ufficiali che dodici anni fa, nel 2005, facevano sì che il consiglio comunale conferisse la cittadinanza onoraria a Vincenzo Bellavista, il presidente più amato dai riminesi, di cui cade in questi giorni il decennale della scomparsa. Un uomo di sport che ha avuto il merito di accendere la passione di una città, di renderla nuovamente in grado di sognare, dopo anni di sofferenze sportive, di cadute e di tentativi di risalite».
Sotto la sua gestione – ricorda Brasini – sono state centrate esaltanti promozioni, si sono applauditi grandi talenti, si sono raggiunti risultati impensati tanto da accarezzare il sogno della massima serie, quella Serie A che pochi anni prima pareva essere un’utopia. «Questo grazie a una passione sconfinata, alla voglia di vincere e di far divertire, il tutto però avendo basi solide, grazie a un’azienda forte che Bellavista guidava con la stessa caparbietà e competenza. Era una fase storica ed economica profondamente diversa da quella attuale, ma certi valori – come il rigore, la serietà, la generosità e l’amore per lo sport – prescindono dai contesti».
Ricordando il presidente
La notizia della sua improvvisa scomparsa «interruppe dolorosamente e bruscamente la favola biancorossa, consegnando Bellavista alla storia dello sport riminese». Per «questo motivo l’amministrazione nel 2017 è intenzionata a ricordare la memoria del patron con un segno concreto, per sigillare il rapporto tra la città e il presidente».