Moschea, trattative per la nuova sede: «Ci servono 500 metri quadri in centro»

Rimini

RIMINI. Le trattative per trovare una nuova casa alla moschea di Corso Giovanni XXIII «sono in corso e per questo non vogliamo fare alcuna anticipazione, prima raggiungiamo l’accordo e poi parleremo». Di certo c’è che le prossime settimane saranno determinanti per il centro islamico riminese, perché l’annunciato spostamento della loro sede, di cui si parla ormai da anni, potrebbe diventare una realtà.

Servono 500 metri quadri

La conferma arriva da alcuni esponenti del centro direttivo della moschea ribadiscono la motivazione per cui serve andarsene dall’attuale sede: «Siamo in una situazione in cui abbiamo a disposizione circa 140 metri quadrati, si tratta di uno spazio esiguo e per avere un posto adeguato alle nostre esigenze abbiamo bisogno di almeno 500 metri quadrati, anche se non è facile trovare la struttura adatta». Insomma, serve un centro che sia oltre tre volte più grande di quello che già esiste lungo corso Giovanni XXIII.

Da 13 anni a Borgo Marina

Ancora un mese e a quel punto si capirà quale soluzione è stata scelta per dare una risposta alle richiesta delle comunità islamica riminese il cui centro è stato aperto nella sede attuale dal 2004. Ma già dopo poco tempo si era capito che non si trattava del posto migliore: sono infatti sette vani destinati catastalmente a ufficio. Per questo nel corso degli anni è stato chiesto di intervenire anche all’ex sindaco Alberto Ravaioli e dopo all’attuale primo cittadino Andrea Gnassi, senza però che si sia trovata una soluzione che abbia soddisfatto le parti in causa.

Soluzioni non accettate

Ricordiamo che nell’ottobre del 2011 i responsabili della comunità islamica avevano incontrato proprio Gnassi e nei giorni successivi, con l’interessamento del vice sindaco Gloria Lisi, era stato organizzato un incontro con la Diocesi. Obiettivo: chiedere se la curia, nel proprio patrimonio immobiliare, aveva un posto utile dove trasferire la moschea. Nulla però da allora si è mosso. Anche perché tra le ipotesi avanzate negli anni scorsi dalle varie amministrazioni comunali per trovare un punto d’accordo si prendevano in considerazione degli spostamenti in alcune zone decentrate della città, dove sarebbe stato possibile dare “libero sfogo” alle esigenze di spazio della moschea.

La sede deve essere in centro

Dal direttivo del centro islamico, uno dei rappresentanti precisa però che le trattative attualmente in corso vedono sul tavolo diverse opzioni che hanno tutte un minimo comune denominatore: la posizione centrale. «Non ha senso per noi allontanarci dal centro e la difficoltà di reperire un luogo adatto che soddisfi le nostre esigenze deriva proprio dal fatto che la nuova sede la stiamo cercando nelle zone centrali, l’ideale è appunto Borgo Marina».

I compromessi

E tra le trattative in stato di avanzamento che potrebbe portare a una compravendita, ce ne sono un paio nelle vie limitrofe a corso Giovanni XXIII, come «via dei Mille o in via via San Nicolò», sostiene il consigliere comunale FdI Gioenzo Renzi. Dal centro islamico non confermano queste strade ma allo stesso tempo spiegano: «Ci sono trattative avviate che comunque non andrebbero a soddisfare quello standard da 500 metri quadrati richiesto». Sono infatti diverse centinaia i fedeli costretti a pregare nell’attuale sede e ad uscire per sistemarsi sul marciapiede. Ecco perché serve ancora tempo per capire se e quali compromessi saranno fatti per acquistare la nuova sede.

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