Legge per vaccini obbligatori a scuola, Burioni: «Un passo fondamentale»

Rimini

RIMINI. «Ho pronto un testo di legge che prevede l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alla scuola dell’obbligo, con un ampliamento delle vaccinazioni obbligatorie indicate dal nostro ministero». Ad annunciarlo è la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, che raccoglie il plauso di Roberto Burioni, medico immunologo riminese, che parla di «passo fondamentale per rendere le scuole più sicure».

Vaccini necessari

La ministra ieri, intervistata su “Night Tabloid”, programma su Raidue, ha anticipato il provvedimento che presenterà al Consiglio dei ministri e sul quale ha detto: «Ho immaginato questo decreto che pone l’obbligatorietà per l’accesso alla scuola dell’obbligo, con il ministero della Salute che ogni anno dà la lista di quelle che sono le vaccinazioni obbligatorie, superando la dicotomia tra vaccinazioni obbligatorie e raccomandate». La ministra spiega infatti che «tutte le vaccinazioni che sono nel piano vaccinale approvato nei Livelli essenziali di assistenza sono necessarie per la salute delle persone, poi ce ne sarà un gruppo che sarà obbligatorio per l’accesso alla scuola dell’obbligo». Ovviamente questa è una norma destinata a creare polemica e che «può avere degli aspetti di complessità - ha aggiunto  Lorenzin - per questo l’ho mandata alla presidenza del consiglio. Spero che ci sia un approfondimento con il ministero della Pubblica istruzione, che ha il timore che venga leso il diritto all’accesso alla scuola».

La strada giusta

Burioni è certo che sia «la strada giusta», perché «così si renderanno le scuole più sicure, in particolare per gli alunni che non si sono potuti vaccinare a causa di un tumore. Ecco perché non si può invocare la libertà di scelta quando questa danneggia gli altri». L’auspicio del medico è che «ci sia omogeneità a livello nazionale, dopo il primo passo dell’Emilia Romagna che ha imposto l’obbligo nei nidi d’infanzia». E Burioni precisa anche che «non ci dovrebbe essere la distinzione tra vaccini obbligatori e non obbligatori, perché ad esempio quelli contro morbillo e meningite sono importantissimi». In pratica, conclude il medico virologo, uno degli esempi da seguire è quello della California, dove dopo l’epidemia di morbillo del 2014, è stata abolita la possibilità di non vaccinare i figli l’anno successivo.

Epidemia morbillo

Proprio nel caso del morbillo, in Emilia Romagna si sono registrati nel 2016 0,9 casi per 100mila abitanti. Si parla di 40 casi (poco più di cinque in provincia di Rimini), 22 dei quali (il 55%) hanno comportato un ricovero in ospedale. Un pericolo su cui tenere la guardia alta non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale, come conferma anche il ministro: «Si è compresa nella popolazione l’importanza della vaccinazione e che stare sotto la soglia vaccinale è un vero e proprio pericolo. L’epidemia in atto di morbillo, che oggi ci porta più di 2220 casi, la dice lunga sulle complicanze, ma pensiamo alle varie malattie anche più gravi».

Replica della ministra Fedeli

Sul caso interviene anche la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli: "Bene la tutela di bambine e bambini, e quindi l'obbligatorietà delle vaccinazioni" sottolinea una nota del Miur, "però si garantisca al contempo anche il diritto costituzionale all'istruzione. Due diritti, quello alla salute e quello all'istruzione, che devono essere entrambi garantiti".

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