Pecore uccise, ferite e disperse

Rimini

RIMINI

Otto pecore uccise, alcune ferite e altri 15 disperse. È il bilancio dell’ennesimo attacco da parte di animali selvatici, presumibilmente lupi, avvenuto nei giorni scorsi ai danni dell’azienda agricola La Pecora nera di Marco Orrù, a Mulazzano. L’episodio, culminato anche con il ferimento del cane dell’imprenditore agricolo, un pastore maremmano, è stato denunciato dal titolare.

Secondo il veterinario dell’Ausl, in base ai risultati della prima autopsia non ci sono dubbi sul fatto che ad agire siano stati lupi. Lo stesso allevatore aveva denunciato in passato la presenza in zona di un branco formato da almeno sette lupi.

Attenti al lupo

Per il presidente della Coldiretti Giuseppe Salvioli «il problema è serio, ormai una vera e propria emergenza cronica frutto di una gestione della fauna selvatica, comprese le specie protette, a dir poco inefficiente. Agricoltori e allevatori oltre a dover fare la conta dei danni diretti, ossia gli animali uccisi, subiscono pesanti perdite economiche per le quali non è previsto alcun indennizzo».

Perdite ingenti

In seguito agli attacchi da lupi, infatti, ci sono le pecore che si disperdono e quelle che pur sopravvivendo sono ferite e necessitano di cure, altre abortiscono, in generale lo stress subito dagli animali causa drastiche riduzioni della produzione di latte.

«I risarcimenti – afferma Salvioli – devono essere congrui perché i soldi pubblici non sono certo un arricchimento o un aiuto indebito, ma il dovuto sostegno a chi deve ricostituire una azienda compromessa da fattori esterni».

Coldiretti ricorda la recente bocciatura del “Piano nazionale di gestione e conservazione del lupo” bloccato dalle Regioni e afferma: «Gli allevatori hanno diritto di essere tutelati; bisogna salvaguardare quelle attività produttive ed economiche che con la loro presenza garantiscono la sopravvivenza di territori difficili come quelli collinari e montani».

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