Multe e tonno rosso, la marineria chiede di riscrivere la legge

Rimini

RIMINI. Dieci minuti di suono ininterrotto delle sirene dei motopescherecci per dire che la battaglia contro chi non rispetta le regole e riempie le nasse di specie protette o triglie sottomisura, non si combatte con multe fino a 150 mila euro se nella rete ti rimane un tonno rosso ma non hai la licenza per pescarlo. Sanzioni, tra l’altro, che colpiscono anche la filiera distributiva (pescherie) e quella della ristorazione.

Questa la forma di protesta scelta ieri mattina dalla totalità della marineria emiliano romagnola che ha lasciato le barche in porto per chiedere al Governo di tornare a sedersi al tavolo delle trattative e riscrivere le regole del gioco modificate, per quanto riguarda le sanzioni, unilateralmente dall’Esecutivo che aveva illuso tutti, accogliendo la richiesta fatta da anni di non incorrere nella giustizia penale se imbarchi una triglia, una sarda, un’alice più piccole di quanto consentito.

Contrariamente a quanto avviene in contemporanea a Bellaria Igea Marina, come denunciato dal presidente della Società Cooperativa Marinara Carlo Rossi «l’unico politico visto è stata l’ex assessore alla Marineria Cristina Zanotti di Forza Italia», sulla banchina di piazzale Boscovich a sottolineare la sacrosanta liceità delle loro rivendicazioni, a Rimini la politica risponde presente.

Ci sono l’europarlamentare Marco Affronte (ex Cinque Stelle ora confluito nei Verdi), la consigliera regionale del Pd Nadia Rossi, l’assessore alle Attività economiche del Comune Jamil Sadegolvaad e l’onorevole Tiziano Arlotti (Pd) che solo 24 ore prima, con altri due colleghi, ha presentato a Camera e Senato due risoluzioni (atti che vincolano il Governo a intraprendere azioni e non dare semplici risposte come nel caso delle interrogazioni, ndr) in cui viene chiesto, per l’appunto, che siano riviste e rese reali le sanzioni pecuniarie entrate in vigore lo scorso luglio. E che vengano anche ridistribuite e incrementate le manciate di licenze per la pesca del tonno rosso «ora detenute per la quasi totalità da società del salernitano». Una richiesta molto importante vista l’abbondanza di tonno rosso nell’Adriatico. Da Bologna risponde presente anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini che per martedì prossimo ha convocato una riunione con i rappresentanti “sindacali” del mondo della pesca.

Bruxelles da tempo ha un occhio di riguardo sul Mediterraneo la cui situazione definisce disastrosa. Affronte, che siede in commissione Pesca e Ambiente, avverte però i presenti: per la nostra pesca ci sarà da tirare la cinghia almeno per un paio di anni ancora.

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