Distrutto il "Bosco dei ciliegi" di Guerra

Rimini

RICCIONE

È quasi completamente distrutto “Il bosco dei ciliegi” ideato da Tonino Guerra. Alcuni sono stati tagliati, altri sono stati coperti da una montagna di terra alta diversi metri. Nell’area di via Einaudi, vicino al complesso scolastico dell’ex Fornace, gli alberi erano stati piantati nel 2003 come indicato dallo stesso Guerra in un bozzetto realizzato di suo pugno, in cui era indicata sia la disposizione delle piante, che specificate le tipologie da frutto e da fiore. Oltre trenta i ciliegi messi a dimora 13 anni fa, in quella che rientrava in una campagna di sensibilizzazione ambientale del Comune, realizzata in collaborazione del gruppo di Riccione del Wwf.

Nel bozzetto originale il santarcangiolese sceneggiatore dei film di Federico Fellini, aveva previsto anche la creazione di un piccolo ruscello che doveva scorrere tra i ciliegi, ma che non è stato realizzato.

“Il bosco dei ciliegi” fa il paio con la fontana “Il bosco della pioggia”, l’opera di Guerra che è stata inaugurata nel 2000 insieme a tutto l’arredo urbano di piazzale Roma. La fontana è dedicata al mare e alla pesca ed è uno dei simboli della città.

Il nome per esteso del verso al quale si ispira è “Bosco della pioggia, gocce d’acqua che bagnano i pensieri”, pensato dal celebre santarcangiolese. E’ frutto della fantasia di Guerra anche l’“Orto dei frutti dimenticati”, che si trova in una piazzetta a Pennabilli, ideato nel 1990. L’orto, definito dallo stesso Guerra un museo dei sapori, è una meta di tour turistici. Al suo interno ci sono piante da frutto della flora spontanea appenninica raccolte per essere preservate dall’oblio. Superato un piccolo cancello, compare uno spazio magico e fantastico compreso fra la parete scoscesa e aspra della Rupe e lo scenario della valle del torrente Messa.

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