Il gesto dell'ombrello verso Rimini accende il derby con Riccione

Rimini

RIMINI. «Il pubblico di Riccione è stato invitato a fare il gesto dell’ombrello nei confronti di Rimini e l’assessore non è neanche intervenuto: un insulso campanilismo, fuori dal tempo e privo di buon gusto». Ad accendere la polemica è la consigliera comunale riccionese del Pd, Cinzia Bauzone, che mette nel mirino lo spettacolo Web Star day, tenutosi il primo dell’anno in piazzale Ceccarini. Lì sul palco, durante l’animazione, molte delle migliaia di persone hanno seguito l’indicazione ricevuta, «quasi si giocasse un derby sugli eventi», che ha fatto arrivare anche la reazione di qualche esponente di maggioranza, che ha preso le distanze. Ma anche del sindaco di Rimini.

Protagonisti dello spettacolo organizzato dal Comune di Riccione gli youtuber Matt & Bise e i Ciuffi Rossi, presentati dal conduttore Andrea Prada. Uno show collaudato e portato in giro con tre repliche a settimana e in grado di richiamare uno stuolo di fan che le giovani star del web hanno in tutta Italia. Una gag della serata ha però dato fuoco alle polveri il giorno dopo e acceso la rivalità tra Rimini e Riccione. Il riferimento è al gesto dell’ombrello che è stato rivolto da parte del pubblico in direzione Rimini, su invito del conduttore.

«Alcuni miei clienti in piazzale Ceccarini non hanno capito il motivo per cui il presentatore avesse sentito il bisogno di sottolineare più di una volta la rivalità tra Riccione e Rimini, quasi si giocasse un derby sugli eventi». Inizia così il post su Facebook della consigliera di minoranza Pd e titolare di un hotel, Bauzone, che polemizza tra l’altro con la presenza, durante lo show, dell’esponente di giunta con delega al Turismo, Claudio Montanari: «E’ stata cercata l’approvazione dell’assessore, che addirittura non è intervenuto neppure quando le persone sono state invitate, fotografate in un selfie collettivo, a fare il gesto dell’ombrello nei confronti di Rimini».

La rappresentante di opposizione prosegue poi attaccando: «Trovo tutto questo molto provinciale e fuori luogo per una città votata all’ospitalità. Questa continua necessità di mostrare i muscoli denota un complesso d’inferiorità che francamente non mi appartiene e non appartiene ai riccionesi».

E sul buon gusto si sono soffermati anche alcuni genitori che erano presenti con i propri figli: «Si è trattato di un provincialismo mostruoso e soprattutto indice di un sentirsi inferiori: come città abbiamo fatto una brutta figura. Imbarazzante».

Nessuna replica da parte dell’amministrazione comunale riccionese e da parte dell’assessore chiamato in causa dalla Bauzone, mentre una risposta arriva da parte del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, che ha voluto sottolineare come «la madre dei campanili sia sempre incinta». A intervenire, sempre via web, un esponente di maggioranza, Emanuele Montanari, di Unione Civica Riccione, che prende le distanze da quanto accaduto: «Nella vita politica, in chiunque ricopra un ruolo di responsabilità dovrebbe sempre prevalere il rispetto e l’educazione verso tutti. Evidentemente qualcuno ha esagerato un po’, speriamo che simili situazioni non succedano più, nessuno ha bisogno di queste cose».

A smorzare le polemiche è invece lo stesso presentatore, che parla di «una gag fatta e rifatta in tante altre città e nessuno voleva offendere Rimini, la città o il Comune». In difesa dell’amministrazione si schiera invece Luigi Santi, il consigliere di maggioranza di Noi Riccionesi, che replica evidenziando come lo scorso anno era stato lo stesso sindaco di Rimini a criticare gli eventi riccionesi e poi contesta le parole della consigliere Bauzone, che, «dimostrano il livello di odio contro questa amministrazione che acceca gli occhi».

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