Aia: sistema in tilt, assunzioni a singhiozzo

Rimini

RIMINI. Anche quando va tutto per il verso giusto, qualcosa si mette sempre di traverso. Parliamo del “Capodanno più lungo del mondo”, delle prenotazioni che arrivano a ritmo continuo, alberghi e ristoranti pronti a festeggiare pienoni e tutto esaurito, operatori “costretti” ad assumere migliaia di persone (altro articolo a pagina 3). Ma qualcosa nell’ingranaggio si è inceppato. E fa rima con burocrazia.

La denuncia porta la firma di Patrizia Rinaldis. Il presidente degli Albergatori ha spiegato che i 500 hotel aperti per San Silvestro, hanno chiamato almeno 2.500 persone per gestire il flusso turistico.

Bene. Benissimo. Ma? «Tutte queste assunzioni devono essere registrate all’ufficio di collocamento che fa capo alla Regione, tramite il programma Sare. Bene, il sistema gestito da Bologna è dal 27 dicembre che non funziona. Chiamiamo e riusciamo a parlare solo con le segretarie, gentilissime non dicono di no, ma possibile che non ci sia un dirigente che elimini il problema, che ci possa spiegare cosa fare? Ci hanno detto che il sistema è in manutenzione, pensa te, proprio sotto le feste, a due giorni dal Capodanno. Hanno avuto il coraggio di suggerire di mandare un fax, uno per ogni persona assunta, roba da matti, è una vergogna: 2.500 assunti, fanno 10mila giornate lavorative solo per Capodanno. Abbiamo dovuto prendere una persona qua all’Aia per mandare i fax, 200 solo ieri. Come Aia abbiamo inviato una denuncia all’Ispettorato del lavoro per segnalare il blocco del sistema ed eventuali problemi nella comunicazione delle assunzioni. E dalla Regione mi rispondono che non c’è nessuno. Siamo proprio arrabbiati».

Da parte sua, Giuliano Lanzetti, presidente Fipe Confcommercio, aggiunge. «Purtroppo il carico di burocrazia determinato dall’uso dei voucher sta bloccando e non facilitando il lavoro. Aumentando la burocrazia diventa impossibile usare questi tagliandi che in teoria dovrebbero velocizzare le assunzioni dell’ultimo minuto. Speriamo che il governo possa fare qualcosa. La stessa procedura per utilizzarli è difficile perché occorre mandare mail a più enti e molti di questi non hanno posta di ritorno. Quando si hanno 30-40 collaboratori è difficile gestire tutto».

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