"CHISSà CHI SA CHI SEI" "CHISSà CHI SA CHI SEI"

Rimini

RIMINI. Quando morì nel 1998, l’allora sindaco Giuseppe Chicchi disse (più o meno) che Rimini avrebbe trovato il modo per ricordare un artista così grande: Lucio Battisti. Cantante che aveva scelto proprio Rimini per stare lontano dai riflettori, ritirandosi in una delle vie della zona mare, dove ancora oggi vivono la vedova e il figlio. I libri di musica ricordano anche la partenza, proprio da Rimini, con un concerto all’Altro Mondo, di un tour con la Formula 3: era il 1970.

Bene. Oggi Lucio Battisti è stato scelto per dare lustro alla rotonda davanti al Grand Hotel. E il luogo non è stato scelto a caso, dato che il cantante, pur trascorrendo nel riserbo più totale la sua vita riminese, non raramente veniva visto passeggiare sul lungomare.

Già nei mesi scorsi la vedova si è incontrata con i rappresentanti del Comune e in un certo senso ha avanzato la richiesta.

A giorni si riunirà la Commissione Toponomastica e l’intitolazione è all’ordine del giorno. Non si può ancora dire quale sarà l’esito, ma il parere favorevole dell’amministrazione c’è tutto. L’unica incertezza è legata al futuro del Parco del mare. In sintesi: se i progetti privati comportano l’eliminazione della rotatoria, a quel punto a Battisti sarà dedicato un altro luogo di pregio del lungomare.

La storia di Battisti si è incrociata ancora una volta con Rimini, anche dopo la morte del 9 settembre 1998. Il cantante ha riposato per 15 anni nel cimitero di Molteno a Lecco.

Per ragioni legate a screzi fra la vedova e l’amministrazione locale, nel 2013 la salma di Battisti è stata spostata e per diversi giorni si pensò che Rimini fosse la destinazione più ovvia. Invece si trattò solo di una tappa, in attesa del trasferimento a San Benedetto del Tronto per la cremazione. Il giorno scelto era il 9 settembre, l’anniversario della morte.

C’era (e probabilmente c’è ancora) chi la pensa diversamente: Gioenzo Renzi. In passato il consigliere comunale di Fratelli d’Italia aveva pensato e proposto un altro nome per quel cerchio di terra sul lungomare: Pietro Palloni, colui al quale si deve all’inizio degli Anni Trenta la realizzazione del lungomare.

Anche recentemente, Renzi, aveva ricordato la figura di Palloni in occasione della sua “battaglia” contro il Parco del mare. Spiegando che se andrà bene, il sindaco ci metterà anni a tagliare il nastro, Palloni invece fece tutto in pochi anni.

In ogni caso la mozione di Renzi è stata bocciata quest’anno dal consiglio comunale. La proposta giace ancora in Commissione Toponomastica. Lucio Battisti ha però la “benedizione” del Comune.

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