«Musicisti, puniamo solo chi fa rumore»

Rimini

RIMINI. Gli artisti di strada non sono tutti uguali. Ci sono quelli veri che rispettano gli altri e chi fa solo rumore. Non è giusto punire tutti allo stesso modo. Serve quindi un regolamento ad hoc. Lo chiede al sindaco l’associazione Risuona Rimini in un lettera firmata da una trentina fra artisti, musicisti e residenti del centro storico.

Nasce tutto un paio di settimane fa, da un post su Facebook di Paolo Sgallini. In sintesi: i vigili mi hanno spiegato che d’ora in avanti l’uso dell’amplificatore sarà punito con una multa di 512 euro. L’artista di strada quindi aggiunse: d’ora in poi non canterò più a Rimini. E’ nata subito una catena di solidarietà per convincerlo a desistere e per chiedere al Comune una regolamentazione. La polizia municipale ha spiegato di ricevere decine e decine di lamentale, cittadini e commercianti che si lamentano per il troppo rumore. Lo stesso Sgallini ha ammesso che c’è chi esagera.

La battaglia di Sgallo trova un alleato in Risuona Rimini. «La spiacevolissima situazione di cui Paolo Sgallini è divenuto in questi giorni involontario testimonial, fa emergere la necessità di affrontare la questione della musica in spazi pubblici in modo articolato.

Pensiamo che una città come Rimini debba tutelare i talenti artistici autoctoni, cercando le soluzioni civiche in grado di differenziare e far emergere le professionalità artistiche a scapito di chi invece, infischiandosene dei regolamenti e del rispetto reciproco, produce solamente rumore avvelenando i rapporti con imprenditori e tessuto sociale».

Detto ciò. «Senza entrare nei tecnicismi, l’amplificazione - contenuta sempre entro determinati limiti e utilizzata nel rispetto della convivenza civile - è essenziale ed è parte integrante degli strumenti del mestiere necessari alla buona riuscita ed alla godibilità dello spettacolo. A differenza di alcuni artisti improvvisati che hanno purtroppo abusato dello spazio a disposizione nelle piazze comunali, “Sgallo” ha sempre intrattenuto un rapporto civile, onesto e discreto verso tutte le realtà commerciali e con i residenti. Sgallini è ormai conosciuto e riconosciuto come parte integrante della vitalità di Rimini. Sappiamo che sono in corso contatti con l’amministrazione per giungere alla soluzione di un problema che, seppur sollevato da un singolo, in verità riguarda una categoria dei lavoratori dello spettacolo ma anche commercianti e cittadini riminesi».

Si chiede quindi un «provvedimento che stabilisca regole chiare in merito agli spettacoli che si svolgono per strada, differenziando piuttosto che omologando, per tutelare i veri lavoratori dello spettacolo, i commercianti e i residenti del centro».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui