Addio a don Romano, il prete degli ultimi

Rimini

RIMINI. È morto don Romano Migani. Sacerdote della diocesi di Rimini, è stato un punto di riferimento per molte famiglie, ha organizzato campeggi per migliaia di ragazzi. Nelle parrocchie di Cerasolo e Viserba, dove aveva prestato servizio, non mancava mai l’accoglienza dei poveri e chi lo ha conosciuto ricorda che aiutava gli ultimi concretamente, senza risparmiarsi. Don Romano è stato uno dei primi collaboratori di don Oreste Benzi, già da seminarista. Erano gli anni ‘50 quando don Oreste intuì l’importanza, per i giovani, di fare un «incontro simpatico con Cristo», innovando la pastorale nei confronti dei preadolescenti, e don Romano era al suo fianco. A fine anni ‘60, con don Oreste e altri due sacerdoti costituì la prima "comunità di preti" nella parrocchia della Resurrezione, alla Grottarossa. Proprio per la vicinanza a don Oreste la postulatrice della causa di beatificazione di don Benzi, Elisabetta Casadei, scelse don Romano come "primo testimone". Il parroco si è spento ieri all’ospedale Infermi di Rimini all’età di 81 anni. Era nato a Riccione il 28 ottobre 1935 ed era stato ordinato il 29 giugno 1965. Era stato cappellano a Misano, poi con Oreste aveva dato inizio alla parrocchia della Risurrezione. Era poi stato parroco a Cerasolo e infine a Viserba Mare. Riccardo Ghinelli, volontario della Comunità Papa Giovanni XXIII, sulla sua pagina Facebook ricorda: «Ho un personale debito di riconoscenza con don Romano Migani. Sono stato suo alunno quando insegnava religione al liceo scientifico Serpieri e questo voleva dire molto di più di un’ora alla settimana di lezione. Significava essere ospitati da lui, sentire la sua amicizia, essere partecipi di quell’incontro simpatico col Signore che portava avanti con don Oreste. Quando ho deciso di scrivere il libro "Un incontro simpatico" ho potuto contare sulla sua entusiastica collaborazione. Buona parte di alcuni capitoli è stata scritta grazie ai suoi ricordi e si è giovata della sua preziosa revisione. Sono orgoglioso di aver potuto ricevere le sue memorie, grazie don Romano».

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