Libro dei sogni, c'è Anita Ekberg nel foglio recuperato

Rimini

RIMINI. Un foglio manoscritto datato 29 ottobre 1961 appartenente al “Libro dei sogni” di Federico Fellini è stato acquisito dal Comune di Rimini per 8.500 euro. Il manoscritto è stato venduto da Antonello Geleng, fratello di Giuliano e lui stesso scenografo e assistente di Fellini in Roma, in Amarcord, ne Il Casanova e nelle pubblicità per la Banca di Roma. La spesa, spiega il Comune, è stata quasi interamente coperta dai proventi derivanti dalla riscossione relativa agli anni 2014 e 2015 dei diritti di pubblicazione proprio del “Libro dei sogni” ceduti nel 2007 dalla Fondazione Fellini, diretta allora da Vittorio Boarini, alla casa editrice Rizzoli per il mercato italiano e internazionale.
Il foglio recuperato è datato “29.10.1961”: sul fronte è raffigurata una gigantesca Anita Ekberg, come poi apparirà nella sequenza dell’incubo de Le tentazioni del dottor Antonio, l’episodio di Fellini nel film collettivo Boccaccio ’70 ed opera fondamentale nella filmografia del regista: diretto tra La dolce vita e 8½, è il primo film a colori di Fellini e segna l’irruzione della psicoanalisi nel suo cinema. Nel retro del foglio è trascritto uno dei pochi sogni in cui compare il fratello Riccardo rappresentato durante un esercizio ginnico agli anelli con, di spalle, sulla destra il padre Urbano e, in basso sulla sinistra, un piccolo Federico.
«Lo studio, il patrimonio documentale, rappresentano l’altra parte dell’attività che il Comune di Rimini ha in atto per quanto riguarda il grande progetto della ‘restituzione’ a Rimini di Federico Fellini – ha commentato l’assessore alle Arti Massimo Pulini -. Se l’ormai prossimo alla conclusione restauro del Cinema Fulgor e il più ampio programma di valorizzazione museale dell’opera del Maestro rappresentano gli interventi più visibili, viene portato avanti un lavoro di ricerca dei materiali altrettanto prezioso in prospettiva. Questa nuova acquisizione ha un valore particolare perché va a colmare un tassello mancante del ‘diario onirico’ di Fellini, contribuendo a farcelo conoscere ancora di più e, allo stesso modo, a completare e promuovere un’opera che è un unicum mondiale».
Il “Libro dei sogni” è il diario dove Fellini, su consiglio dello psicoanalista Ernst Bernhard, ha trascritto, a partire dagli anni Sessanta, i frutti della sua fertilissima attività onirica ed è, a tutti gli effetti, un’opera imprescindibile, e ancora tutta da studiare, per poterne comprendere la poetica.
Una testimonianza straordinaria di creatività che racchiude in sé le caratteristiche del diario, dello storyboard e che affonda le radici nelle esperienze come vignettista e umorista al “Marc’Aurelio”, anticipando di qualche decennio il linguaggio delle graphic novels.
Il “Libro dei sogni”, acquistato dalla Fondazione Fellini nel 2006, devoluto al Comune nel 2015 e attualmente esposto al Museo della Città, consta di due volumi contenenti oltre 400 fogli, a cui ne vanno aggiunti sei regalati dallo stesso Fellini agli amici più cari, tra cui Rinaldo Geleng e Vincenzo Mollica. Due di queste pagine strappate (note come “L’esame scritto” e “Il padre impazzito”) sono state recuperate dalla Fondazione Fellini, che le ha acquistate da Giuliano Geleng, figlio di Rinaldo, per un valore di diecimila euro l’una; una terza pagina (“Lo stanzino segreto e il leone”) è stata di recente venduta all’asta per 13.500mila euro; due sono in possesso di Vincenzo Mollica (“Il segno del Tao” e “Il pittore delle belve”), mentre la sesta è, per l’appunto, quella acquistata dal Comune di Rimini nei giorni scorsi. Il foglio sarà presentato al pubblico lunedì 31 ottobre, giorno del 23° anniversario della scomparsa di Federico Fellini in occasione dell’incontro, alle ore 17.30, nelle sale antiche della Biblioteca Gambalunga, con Gianfranco Angelucci e Leda Lojodice.

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