Il super perito dell'omicidio di Yara al lavoro sul Dna trovato sotto le unghie

Rimini

RAVENNA. Un chimico forense per analizzare le impronte digitali lasciate sul sangue nella villa e un genetista - lo stesso che ha seguito il caso della povera Yara Gambirasio - per ricostruire il dna dell’assassino dalla pelle trovata dalla Scientifica sotto le unghie di Giulia.

Nell’inchiesta sul brutale omicidio di via Padre Genocchi la procura mette in campo i periti. Obiettivo della procura è quello di “blindare” le prove raccolte nel corso dei diversi sopralluoghi eseguiti nella villa dell’orrore.

Per farlo il procuratore capo Alessandro Mancini e il sostituto Cristina D’Aniello hanno chiesto di eseguire quello che in termini giuridici si chiama “incidente probatorio”.

Il primo è stato aperto ieri con la nomina del chimico forense Oscar Ghizzoni, ex ufficiale dei Ris, al quale è stato chiesto di esprimersi sulle tre impronte digitali isolate sul sangue della vittima. Come rivelato ieri si tratta - secondo la Scientifica - delle impronte lasciate da Cagnoni su un frigorifero, su un mobile e su una parete. L’accusa è già sicura del responso, ma per avere una valenza di prova è necessario un contraddittorio con la difesa di Cagnoni che ha nominato a sua volta un proprio consulente.

In genere ciò avviene durante il processo, ma la pubblica accusa - nei casi in cui ritenga alto il rischio di contaminazione della prova (vedi deteriorabilità del materiale biologico) - chiede appunto in via eccezionale l’incidente probatorio.

E un secondo incidente verrà aperto oggi, sempre su richiesta della procura, sulle tracce di pelle e di altro materiale biologico trovato nelle unghie della povera Giulia che quel giorno, per oltre un’ora provò, a difendersi prima di morire a causa di dieci bastonate al volto. In questo caso il perito nominato sarà invece Carlo Previderè, ricercatore responsabile del laboratorio di genetica forense dell'Università di Pavia e noto alle cronache per essersi espresso anche sulle tracce di Dna trovate sul corpo della povera Yara Gambirasio. In quel caso la sua perizia portò alla condanna di Massimo Bossetti all’ergastolo. Anche l’avvocato Giovanni Scudellari, che tutela la famiglia Ballestri, potrà eventualmente nominare un proprio consulente.

L’ultima perizia verrà infine svolta sul cellulare di Giulia ritrovato dalla squadra Mobile. In questo caso un consulente informatico dovrà copiare i dati contenuti nel telefonino.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui