Club Nautico, Pietro Palloni lascia il comando

Rimini

RIMINI. Dopo 24 anni Pietro Palloni non è più il presidente del Club nautico di Rimini. Le dimissioni sono arrivate, attraverso una lettera, recapitata nel corso del consiglio direttivo che si è svolto martedì scorso, a cui lui non ha preso parte.
A spingere lo storico numero uno a fare un passo indietro sono stati i dissidi degli ultimi mesi che stanno lacerando il Club. In carica dal lontano 1992, Palloni ha deciso di lasciare l’incarico non senza lanciare qualche frecciata al consiglio direttivo. L’ormai ex presidente spiega così la difficile decisione: «Sono rimasto amareggiato soprattutto dal livello dello scontro. C’è stata una sorta di accanimento, chiamiamolo terapeutico, da parte di alcuni esponenti del direttivo verso degli avversari. Un atteggiamento assolutamente fuori luogo e dal quale prendo le distanze. Se fosse dipeso solo da me, non avrei mai portato quei soci davanti alla commissione disciplinare. Ora spero che il mio addio possa far rinsavire qualcuno».
Il presidente considera comunque conclusa qui la sua avventura al vertice: «Dopo 24 anni non vedo spazi per una mia nuova candidatura».
La querelle. Il Club nautico andrà alle urne il prossimo 13 novembre per eleggere il presidente e il nuovo consiglio direttivo. In vista del voto il sodalizio, nato nel lontano 1933 e che vanta oltre 300 soci, è letteralmente dilaniato dalle schermaglie interne, con due fazioni contrapposte. Negli ultimi mesi sono infatti saliti sull’Aventino una ventina di soci che il Consiglio direttivo ha “segnalato” alla Commissione disciplinare interna. Il motivo? «Per avere chiesto copia dei verbali delle assemblee del 2014 e 2015 e per avere detto che in caso contrario ricorreremo alle vie legali» aveva spiegato al Corriere, l’imprenditore della Scm Adriano Aureli, uno dei tanti nomi eccellenti del club che in passato ha avuto tra i suoi membri anche Lucio Dalla.
Il Club ai soci. Negli ultimi giorni la frattura è diventata sempre più netta. Tanto che si è appena formato un comitato che prende il nome di Il Club ai soci. La chiamata a raccolta è per domenica 16 ottobre (alle 10) proprio nella sede del Club nautico, incontro aperto a tutti i tesserati.
«Abbiamo richiesto copia dei verbali, delle registrazioni e dei documenti relativi alla palestra, perché riteniamo che vi siano molti aspetti da chiarire. E come risposta, il consiglio direttivo ci ha deferito alla commissione disciplinare» si spiega nella convocazione.
Altro punto del contendere il rinnovo del contratto del ristorante, in scadenza nell’autunno 2017: «Avevamo chiesto di soprassedere. E’ un atto che spettava al nuovo consiglio che sarà eletto in novembre e doveva essere sottoposto all’assemblea. Come risposta, il direttivo ha rinnovato il contratto al ristorante, senza chiedere il necessario parere dell’assemblea, causando un danno per le casse del nostro club».
Il comitato conclude: «L’attuale situazione non può essere accettata: chiediamo trasparenza, democrazia interna, il rinnovo dello statuto, l’incentivazione della parte nautica e velica, la fine della segretezza, dei personalismi e della gestione opaca di un club patrimonio di tutta la città».

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