Asili, aperti sabato e fino alle 18,30

Rimini

RIMINI. Asili nido e scuole per l’infanzia, il Comune si affida in parte ai privati. Opposizione, sindacati, genitori e insegnanti sono sul piede di guerra. Da ieri il Comune distribuisce una lettera alla famiglie delle strutture interessate: Do Re Mi, La Giostra, Arcobaleno, Al Zgheli, Il Volo e Il Borgo.

L’assessore alla pubblica istruzione Mattia Morolli (Pd) lo scrive già nelle prime righe e lo evidenzia in neretto: «Per gli alunni e loro famiglie non cambierà nulla in termini di modalità, organizzazione, rette e qualità del servizio».

Di più. «I nidi e le scuole per l’infanzia rimarranno completamente pubblici, ma saranno gestiti con il coinvolgimento parziale di soggetti esterni».

L’esternalizzazione è figlia della finanza pubblica che limita le assunzioni e impone la riduzione del personale comunale. Che fare? «Mantenere la gestione diretta, andando in prospettiva alla chiusura di qualche struttura, oppure valutare la gestione integrata?». Il Comune ha scelto di farsi aiutare da ditte specializzate esterne.

«La gestione integrata - aggiunge Morolli - consentirà anche di ampliare la gamma di servizi, ad esempio estendendo la fascia oraria e consentendo ai bambini di restare a scuola, seguiti dagli educatori e dagli insegnanti, anche fino alle 18,30 e il sabato».

Il capitolo delle rassicurazioni è molto lungo e chiama in causa strutture (restano in capo al Comune), iscrizioni e graduatorie (le gestisce il Comune), la determinazione e riscossione delle rette, la manutenzione degli immobili, il coordinamento educativo e pedagogico, insegnanti ed educatori dovranno possedere gli stessi titoli di studio richiesti per insegnanti ed educatori del Comune.

Palazzo Garampi assicura il controllo sulle attività didattiche e il coinvolgimento delle famiglie. «Il gestore dovrà predisporre uno specifico progetto per la partecipazione delle famiglie alla vita della scuola. Infine, il percorso di riorganizzazione avverrà in modo graduale, diluito in tre anni a partire dall’anno scolastico 2017-2018. A regime, l’integrazione dei soggetti esterni sarà attuata nella misura del 15 per cento sul totale per i nidi (4 sezioni su 26) e del 34 per cento per le materne (16 sezioni su 47). I bambini che già frequentano le strutture interessate dal passaggio di gestione arriveranno alla fine del ciclo con gli educatori e insegnanti che li hanno accolti fin dal primo anno. Il servizio sarà affidato attraverso un bando di gara europeo che premierà la qualità del progetto educativo e didattico, alla quale verranno assegnati fino a 80 punti su 100. I restanti 20 verranno assegnati all’offerta economica. Segno, questo, che il Comune intende privilegiare in modo netto e deciso la qualità del servizio».

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