Minorenne ubriaca violentata in bagno viene ripresa dalle amiche con telefonino

Rimini

RIMINI. Ragazzina, completamente ubriaca, segue un ragazzo più grande che abusa sessualmente di lei mentre le amiche riprendono la scena ridendo alle sue spalle. Una vicenda molto brutta, sulla quale stanno cercando di fare luce i carabinieri, che ha avuto anche un ulteriore sgradevole strascico: il breve video rubato è girato di mano in mano tra le adolescenti attraverso una delle più utilizzate applicazioni di messaggeria istantanea. Una delle prime preoccupazioni degli investigatori è stata quella di bloccare la diffusione del filmato risalendo, a uno a uno, a tutti i telefonini che avevano fatto da anelli alla catena di scambio.
L’indagine adesso, si concentra sull’individuazione del presunto stupratore attraverso interrogatori e accertamenti di varia natura per chiarire i contorni di un episodio confuso che però ha portato il sostituto procuratore Davide Ercolani ad aprire un fascicolo con l’ipotesi di reato di violenza sessuale aggravata.
A denunciare l’episodio è stata la giovanissima, una diciassettenne del Riminese, che si è confidata con la madre. Una visita medica ha confermato che qualcosa era successo ed è scattata la denuncia. I suoi ricordi, però, su quello che è avvenuto quella sera in discoteca sono nulli o molto sfumati. Era completamente ubriaca. Presa dall’euforia del momento avrebbe bevuto qualche drink di troppo che forse le era stato offerto proprio perché andasse un po’ su di giri e allentasse i freni inibitori. In realtà si era ritrovata completamente in bambola, fuori di sé per l’alcol, in quello stato di “minorazione fisica” previsto dal codice per configurare l’assenza di un consenso cosciente all’atto sessuale.
Il ragazzo, poco più che ventenne, di origine albanese, che lei conosceva di vista, avrebbe approfittato delle condizioni della ragazza per trascinarla nei bagni del locale e abusare di lei. Le amiche, notando la sua assenza, avevano individuato il luogo dove la coppia si era appartata e forse dopo averla chiamata, senza ricevere risposta, avevano sollevato un cellulare verso la fessura della porta del bagno. Poi avevano sghignazzato tra loro senza però sincerarsi di capire fino in fondo che cosa stava davvero accadendo al di là.
Nella breve sequenza filmata, infatti, la diciassettenne (casualmente mai inquadrata nel volto), appare del tutto inerte, passiva, abbandonata sulla tazza del water e per niente partecipativa, mentre il ragazzo le sfila le mutandine e si appresta chiaramente a consumare il rapporto sessuale. Nelle condizioni in cui si può desumere fosse la ragazza, difficilmente si può parlare di consenso. L’abuso di sostanze alcoliche l’avrebbe infatti posta in una condizione di inferiorità fisica e psichica. E il ragazzo che non si è fermato ora rischia di pagare le conseguenze. (a.r.)

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