Luglio e agosto, arresti raddoppiati

Rimini

RIMINI. 136 persone arrestate (il doppio rispetto allo stesso periodo del 2015 nonostante il calo dei reati e delle denunce), 300 denunciate e 13mila controllate. Sono i numeri dell’attività di uomini e donne della polizia di Rimini a luglio e agosto.

Squadra mobile. Gli investigatori guidati dal dottor Massimo Sacco, con 31 arresti ha incrementato di oltre 22% il numero delle catture. Risultato ancora superiore è stato quello riguardante lo stupefacente sequestrato nel corso: dai pochi etti dell’estate 2015, si è passati agli oltre 8 chili di droga – tra cocaina, marijuana e hashish - del 2016. Importanti sono stati i risultati relativi alla ricerca di latitanti: nell’ambito dell’operazione “Wanted” sono infatti finite in manette 5 persone - sorprese a trascorrere le ferie in alberghi della Provincia - in relazione alle quali le varie Procura d’Italia avevano emesso ordine di carcerazione.

Volanti. Ancora migliori sono i risultati conseguiti in termini di arrestati e identificati (oltre 9mila), dall’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, diretta dal dottor Cristian Magliarisi, con 80 arresti le Volanti migliorano di oltre il 50% il già buono risultato operativo conseguito nel 2015. Tra le operazioni di maggior rilievo, ricordiamo l’arresto dell’uomo che si era reso responsabile di alcune rapine e, soprattutto, l’attività che all’alba del 10 luglio ha consentito al personale del 113 e dei Reparti prevenzione crimine di ammanettare i componenti di una banda responsabile del fallito assalto al bancomat di una banca sulla Consolare per San Marino.

Digos. Nell’attuale scenario internazionale è stata decisiva l’attività dell’ufficio guidato dal dottor Gabriele Magnoni che ha consentito lo svolgimento in assoluta sicurezza di ogni manifestazione ed evento organizzato in provincia.

Antiabusivismo. È proseguita per tutta l’estate (ma continuerà anche nei prossimi giorni) anche l’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale sul lungomare di Rimini e di Cattolica. Sia a luglio che ad agosto, con una considerevole presenza di turisti, il nucleo interforze appositamente predisposto per garantire un’efficace attività di prevenzione e di contrasto al fenomeno dell’abusivismo ha prodotto “ottimi” risultati, con sequestri e identificazioni di stranieri.

Ufficio Immigrazione. L’attività di verifica del rispetto delle leggi in tema di ingresso e soggiorno nel nostro paese, ha consentito a personale guidato dal dottor Giuseppe Todaro di adottare decine di provvedimenti di espulsione, con 25 di accompagnamenti ai Centri identificazione espulsione (Cie) del territorio nazionale e 8 accompagnamenti alla frontiera.

Polizia amministrativa. Super lavoro anche per la divisione diretta dal dottor Achille Zechini che ha controllato esercizi commerciali e locali della Riviera al fine di verificare il rispetto delle norme in materia di sicurezza, inquinamento acustico, somministrazione di alcolici a minorenni e di impiego di personale in regola. Il titolare di un esercizio è stato denunciato per disturbo dell’occupazione e del riposo delle persone. Multe per migliaia di euro quelle fino ad ora contestate.

L’attività della polizia nei mesi di luglio e agosto si è concentrata anche sul territorio di Riccione e di Bellaria, dove con l’apertura dei posti estivi è stata assicurata una presenza costante di uomini e mezzi che durante l’intera giornata garantiscono un constante controllo del territorio. Nella Perla Verde gli operatori hanno effettuato nel solo mese di agosto 14 arresti (24 in totale dall’inizio dell’attività), hanno denunciato 31 persone (per reati contro il patrimonio e per spaccio di sostanze stupefacenti) identificando oltre oltre 2.400 presone persone e individuando, nei diversi posti di controllo, 4 veicoli rubati restituiti ai proprietari.

Unità cinofile e reparto a cavallo. La loro presenza ha permesso di controllare costantemente i parchi e le aree verdi di Rimini e di Riccione: i servizi hanno consentito di “bonificare” quelle zone dalle quali giungevano segnalazioni di degrado.

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