Famiglie "sgonfiate" per pagare meno Tari

Rimini

RIMINI. Per avere parte di quel tesoretto da 120mila euro per pagare la tassa sui rifiuti, centinaia di famiglie si sono mosse rivolgendosi al Comune che stanzia i contributi ogni anno. Non tutte però hanno giocato pulito, come emerso dai controlli incrociati effettuati dall’amministrazione. Ecco perché la segnalazione di undici nuclei familiari è finita dritta sul tavolo della Guardia di finanza, che da alcuni anni ha stretto una collaborazione per riuscire a trovare chi tenta di usufruire di agevolazioni senza però averne il diritto. La notizia emerge da una nota inviata da palazzo Garampi: «La verifica della correttezza delle dichiarazioni e delle informazioni fiscali delle domande presentate dai cittadini ai bandi pubblici è una delle iniziative che Comune e Guardia di Finanza stanno portando avanti in sinergia e collaborazione».

L’obiettivo, spiegano ancora dall’amministrazione, è duplice: «Individuare eventuali “furbetti del fisco” e fare in modo che ogni singolo euro speso dal welfare comunale vada a sostenere chi davvero ha bisogno».

L’ultimo atto pratico di questa collaborazione è stato quindi l’invio alle Fiamme gialle, da parte degli uffici comunali, di undici segnalazioni relative al bando 2015 per le agevolazioni al pagamento della Tari, l’imposta sui rifiuti: si tratta in particolare di verifiche fatte sulla composizione dei nuclei famigliari, dato sensibile al fine della quantificazione del carico fiscale, da cui emergono alcune difformità tra quanto dichiarato dai richiedenti e quanto invece risulta formalmente nelle anagrafi.

«Non solo un atto dovuto o una prassi di ufficio – sottolinea Gloria Lisi, vicesindaco con delega alla protezione sociale – ma una collaborazione piena, di cui ringrazio davvero la Finanza, figlia di una comune visione di intenti tra diverse istituzioni».

Proseguiranno quindi le verifiche delle informazioni relative alle condizioni reddituali per chi richiede agevolazioni fiscali al Comune. «Questo vale e varrà per ogni bando emesso dal Comune - conclude la Lisi - perché in tempi di risorse deficitarie diventa ancora più importante garantirne la loro efficace e giusta destinazione. Grazie dunque agli uffici per il lavoro aggiuntivo di cui si fanno carico e alla collaborazione fondamentale della Finanza, per la particolare professionalità e sensibilità che dimostra in un ambito spesso complicato e delicato».

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