Aizzano i cani per rapinare turisti

Rimini

RICCIONE. Tre giorni fa a Catania hanno sbranato un bimbo di 18 mesi. L’altra notte, invece, a due passi dall’Hakuna Matata, sono stati usati come “arma” ringhiante, con la bava alla bocca, per cercare di costringere due giovani turisti emiliani a consegnare senza battere ciglio portafogli e cellulari. Arriva sulle spiagge del Marano l’estate sanguinaria del dogo argentino, molosso nato dall’incrocio del perro de Pelea di Cordoba, con l’alano, il dogue do Bordeaux, il cane da montagna dei Pirenei, il levriero irlandese e il pointer per cacciare i grandi predatori della pampas (puma, pecari, cinghiali), habitat certamente non consono ai cortili e salotti delle case riminesi. Due gli esemplari che nella notte tra giovedì e venerdì sono stati rinchiusi nel canile di Riccione dagli accalappiacani chiamati dai carabinieri della Perla Verde.
I militari li hanno fatti catturare subito dopo aver arrestato con l’accusa di tentata rapina aggravata in concorso i rispettivi proprietari, due punkabbestia veneti di 42 e 22 anni.
L’equipaggio in servizio di pattuglia nella zona calda della movida riccionese, si è fermata vedendo del parapiglia. Le vittime designate, una coppia di amici emiliani, stavano infatti cercando di sottrarsi alla presa dei due balordi che ad entrambi avevano stretto le mani al collo e li tenevano sotto scacco grazie alla potenza dei due energumeni al guinzaglio.
La violenta reazione delle vittime, però, gli ha scombussolato i piani ed ha permesso all’equipaggio dell’Arma che incrociava nella zona di poter intervenire con tempestività, mettendo fine all’aggressione. La coppia di balordi è stata così ammanettata e dopo le formalità di rito rinchiusa in cella con l’accusa di tentata rapina in concorso.
(e.ch.)

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