Stroncato da un infarto al volante muore noto artigiano

Rimini

RIMINI. Un anno fa dall’infarto era stato salvato per i capelli. L’altra notte, purtroppo, il cuore gli ha ceduto mentre era seduto al volante del suo furgone e stava facendo ritorno a casa. Se n’è andato così Giuliano Vivarelli, 67 anni, bolognese doc (era nato a Molinella) ma da trent’anni trapiantato a Riccione dove in via Bellini, sul canale, con Raffaella Bianchi ha dato anima all’Atelier che porta il suo cognome. Una bottega artigianale dove con grande maestria realizzava creazioni lavorando pelle e cuoio.
La tragedia. La mezzanotte tra martedì e mercoledì stava per scoccare quando Giuliano Vivarelli, che stava percorrendo viale Losanna con direzione Rimini-Riccione, era arrivato alla rotatoria di via Costantinopoli. Qui ha iniziato a sbandare sulla sinistra, ha imboccato contromano la rotonda e, dopo essere salito parzialmente sull'aiuola centrale, ha terminato la sua corsa contro due pali della segnaletica stradale abbattendoli.
L’allarme dei passanti. Sono stati automobilisti pedoni che hanno assistito allo schianto a dare allarme. Sul posto, nel giro di pochi minuti oltre ai vigili del fuoco sono intervenuti ambulanza e auto medicalizzata del 118. Il personale sanitario ha iniziato le manovre per rianimare il 67enne ritrovato al volante in stato di incoscienza. Nonostante tutti i disperati tentativi il suo cuore non è ripartito e, al medico, non è restato altro da fare che constatarne il decesso. Dovuto o comunque innescato, come raccontato dalla sintomatologia tipica, da un infarto. Sul posto per i rilievi dell’ennesima tragedia, la quarta di questa settimana, una pattuglia dell’Infortunistica della polizia municipale.
Il conto dei morti. Una lunga scia di sangue iniziata all’alba di domenica scorsa quando in via Destra del porto ha perso la vita Tetyana Stakhiv. La ragazza ucraina, 20 anni, barista del Coconuts, è morta sul colpo dopo essere stata sbalzata dallo Scarabeo ed aver picchiato la testa prima contro un albero e poi contro il marciapiede.
La notte dopo sul tavolo dell’obitorio dell’Infermi è stato adagiato il corpo del pensionato 86enne Amilcare Gregori: la Punto su cui viaggiava rimasta in panne tra i caselli di Riccione e Rimini sud, è stata centrata da un Suv con a bordo una famiglia di Lugo.
Martedì pomeriggio, infine, sulla via Emilia a Savignano, ha perso la vita l’imprenditore santarcangiolese Antonio Albano, 51 anni: la Kawasaky Z1000 si è schiantata per cause ancora in corso d’accertamento, contro un’auto paratasi improvvisamente sulla sua strada.

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