Marecchia Sailing Cup, barche di fortuna per una regata da ridere

Rimini

RIMINI. Non se l’aspettavano neppure loro un successo del genere: 16 imbarcazioni costruite a mano con materiali trovati un po’ qua e un po’ là e più di cento persone a fare il tifo dalla riva. E’ venerdì pomeriggio e alle sette di sera va in porto la seconda edizione della “Marecchia Sailing Cup”, regata di fortuna sul fiume Marecchia, dal ponte di legno fino al mare.
La prima manifestazione è datata estate dell’anno scorso, quando un gruppo di amici lancia l’idea singolare: realizzare scafi con materiali di recupero e navigare lungo il Marecchia. La “competizione” si fa, con tre barche e sei partecipanti: lo “zoccolo duro” che poi si mette al comando dell’organizzazione.
Durante l’inverno - raccontano i giovani armatori, tutti fra i 16 e i 17 anni - si incontrano nelle birrerie e davanti a una “bibita” vengono partorite idee a raffica, fino ad arrivare a scrivere un regolamento ufficiale.
L’idea piace e la voce gira, grazie anche alla grande attività promozionale, il logo della “Marecchia Sailing Cup” fa il giro delle scuole e un certo numero di team si iscrive.
E si arriva a venerdì scorso. Quando alla partenza si presentano 16 barche e oltre 100 spettatori non paganti a sostenere i marinai per un pomeriggio.
La gara termina con una cozzata sulla foce del fiume a Rivabella dove vengono premiati i vincitori: Michele Marini e Santiago Santucci (primi classificati nella gara velocità) e il team Hurricane per la targa “barcaccia” dedicata alla creatura galleggiante più “sborona” e singolare.

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