Nascono le nuove regine: a migliaia se ne vanno

Rimini

RIMINI. E’ il periodo: sciami di migliaia di api annidati in questi giorni nei posti più disparati, tra tetti, parabrezza, chiese o macchinetta per le fototessere. Ma gli esperti assicurano: «Niente paura, non pungono: cercano solo una nuova casa».

L’ultimo intervento dell’Associazione apicoltori di Rimini e Montefeltro è stato fatto ieri a Montefiore Conca: lo sciame è stato “recuperato” con un’apposita arnia sotto la grondaia di una villetta. Il giorno prima, i vigili del fuoco sono intervenuti nella chiesa di Sant’Agostino, in pieno centro a Rimini. E ancora: la scorsa settimana, l’intervento è stato fatto a Santarcangelo, all’interno di una macchinetta per le fototessere. Ma sono solo la punta dell’iceberg.

«In questi venti giorni si stanno facendo tantissimi interventi», spiega Paolo Pantaleoni, volontario dell’Associazione apicoltori e produttore di miele assieme ad Alessandro Paolini, «ma non ci devono essere allarmismi, è il periodo della sciamatura, quando nascono le nuove api regina e le vecchie vanno via portandosi dietro dal 30 al 50 per cento delle api più anziane».

Ecco perché si vedono le migliaia di insetti volare in cerca di una nuova sistemazione. «Che in un primo momento è temporanea a distanza massimo di un chilometro dal vecchio nido», continua Pantaleoni, «a quel punto ci sono quindi dalle 15mila alle 30mila api che si posizionano per un breve periodo nei luoghi più disparati, anche nei centri cittadini».

Lo sciame però resterà lì massimo due o tre giorni, «in attesa che le api esploratrici vadano a trovare la casa definitiva in qualche tronco, cassettone di finestra, dove si trasferiranno seguendo sempre l’ape regina, anche a svariati chilometri da dove si trovavano prima». Si tratta insomma di un periodo preciso dell’anno, che qui in zona si registra proprio in questi giorni e dura circa tre settimane, facendo scattare le segnalazioni, le richieste di interventi e i campanelli d’allarme.

Ma lo stesso Pantaleoni assicura: «Le api durante la ricerca della nuova casa non pungono, non sono aggressive ma cariche in pancia di miele che porteranno nella nuova sistemazione e non permette loro di inarcarsi per pungere». Insomma, «niente paura», conclude l’apicoltore, «le sciamature possono fare effetto ma è la natura e non c’è niente da temere».

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