A 18 anni palleggia con la carta igienica

Rimini

RIMINI. Palleggia con limoni, arance, gomme da masticare e perfino con i rotoli di carta igienica. Nicolò Felli, 18enne riminese, è diventato così una star del web, capace di registrare con le sue evoluzioni oltre 1,5 milioni di visualizzazioni. Roba da fare impallidire fenomeni come Leo Messi o Cristiano Ronaldo. E dire che il giovane calciatore ha iniziato a cimentarsi in modo «abbastanza serio, con almeno un paio di ore di allenamento al giorno», solo lo scorso anno. Da allora, con il passare dei mesi, è iniziata anche la notorietà sul web. Soprattutto grazie «ai video postati nei siti legati ai freestyler del palleggio o pagine Facebook come The Sport Bible». O ancora: il canale You Tube, Skills Crew, che lo stesso Nicolò ha creato.

Tutti filmati in cui il giovanissimo riminese mette in mostra le sue doti da acrobata del palleggio: palle da calcio, da tennis, frutta, ma anche gli oggetti più disparati che il ragazzo fa rimbalzare nei piedi, sulla testa, piegandosi in avanti e bloccandoli sopra la nuca; oppure colpendoli di tacco per poi incastrali al volo nel collo del piede e poi dietro la gamba, tra il polpaccio e la coscia. Tutto fatto con disarmante naturalezza. E tutto fatto a Rimini, come si vede nei filmati in cui a fare da sfondo c’è il ponte Tiberio, il parco Marecchia, i campetti da calcio sparsi per la città.

«Certo non è semplice», spiega Nicolò, «non passo tutta la giornata ad allenarmi ma ci vuole molta costanza, ogni giorno cerco di trovare del tempo per esercitarmi e cerco di imparare da chi è più bravo di me». Il livello è salito, tanto che di recente il 18enne di Rimini, oltre alla crescente popolarità acquisita sul web, ha partecipato anche al concorso indetto da Sport Mediaset e dedicato ai migliori video di palleggiatori freestyler. In premio c’è la finale di Champions League, a Milano. Lui però non si scompone e il milione e 580mila visualizzazioni che ha ottenuto il suo video più cliccato non sembrano solleticare il suo ego più di tanto. Almeno all’apparenza, visto che Nicolò per cimentarsi in quelle complicate evoluzioni circensi ha bisogno di «mantenere sangue freddo, capacità di concentrazione», ma anche, ovviamente, «un piede buono, con un tocco sensibile». E quello lo ha affinato negli anni, grazie alla sua passione per il calcio: «Giocavo in una squadra di San Marino», racconta, «il mio ruolo era trequartista, ora ho smesso ma vorrei riprendere, l’amore per il gioco è tanto». Così com’è tanto quello per i palleggi in libero stile, che da passione potrebbero anche trasformarsi, un domani, in una professione.

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