Brera, sulla tomba della padrona tutti i giorni

Rimini

RIMINI. Fedelissima Brera, il suo amore va al di là della morte della sua padrona. Tanto che questo cane lupo straordinario trova pace solo al cimitero, vegliando quasi tutti i giorni sulla tomba di chi in vita era il suo punto di riferimento. Brera fino a pochi mesi fa ha diviso le giornate con la sua padrona, Santina Belli, non vedente, scomparsa il 15 ottobre dell’anno scorso. La cagnolona, un pastore tedesco di sei anni, da tre “vedeva” anche per Santina e l’adorava, tanto da non darsi pace da quando la sua padrona è morta. Di lei ora si occupa Danilo Parussolo, amico della scomparsa, che quasi ogni giorno accompagna Brera al cimitero: «Santina era tutto per lei, quando è stata male negli ultimi dieci giorni in ospedale l’ha sempre vegliata, è stata lei alla mattina ad accorgersi che la sua padrona non c’era più, era nervosa, agitata. Ha visto dove è stata sepolta e lei trova pace solo al cimitero. Io posso andare anche distante, ma lei rimane lì sdraiata davanti alla sua foto ed alla sua tomba, quando devo riportarla a casa la devo trascinare via, non vuole saperne di andarsene. Fosse per Brera, se ne starebbe sdraiata davanti alla tomba di Santina dalla mattina alla sera, vivrebbe lì».

Brera una casa ce l’ha, vive con Danilo Parussolo, invalido al 75 per cento, che cerca in ogni modo di renderla nuovamente felice. Una amicizia la loro nata quando Santina ha iniziato a stare male, impedendole di uscire di casa. I due nuovi amici hanno iniziato ad andare assieme al parco, sull’autobus, a fare la spesa. Lui e Brera sono diventati inseparabili e già in due occasioni, gli ha salvato la vita. «A settembre .- racconta Parussolo - eravamo a Torre Pedrera vicino alla fermata 29 del bus. Stavamo attraversando il piazzale del distributore di benzina quando un’auto, arrivata a tutta velocità, ha inchiodato e si è diretta nel parcheggio dell’area di servizio per fare inversione. Brera mi ha tirato tutto verso sinistra. ho visto le ruote della macchina a 10 centimetri da me. Un ottobre, invece, tornato a casa dopo aver fatto la notte in ospedale al capezzale di Santina, ho messo una pentola sul fuoco per cucinarmi qualcosa. Fra la stanchezza e l’effetto dei farmaci che prendo, andai a coricarmi, dimenticandomi del fornello acceso e quello che stavo cucinando si è bruciato riempendo la casa di fumo. Brera che era in camera mia si è accorta dell’aria irrespirabile. mi è saltata sul letto e mi ha svegliato».

Brera al fianco del suo nuovo amico sta diventando un cane “polifunzionale”: guida, assistenza, salvataggio, orientamento. «Sempre per colpa dei farmaci, a volte mi capita di perdere un po’ l’orientamento, lei se ne accorge subito. Mi blocca e mi salta addosso leccandomi la faccia. Finchè non le dico che tutto è a posto non mi fa proseguire. Ed a seconda di dove ci troviamo mi porta o in Piazza Ferrari dove abbiamo amici, oppure direttamente a casa a San Giuliano. È un cane di una sensibilità unica. Quando sono andato a trovare mio figlio che vive in Perù l’ho lasciata per 8 giorni nella scuola dove si è formata come cane guida. E’ dimagrita 10 chili, passando da 34 a 24, per fortuna che sono stato via poco, altrimenti si sarebbe lasciata andare. L’unica cosa che non può fare è firmare per me. E dimenticare la sua Santina».

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