Rue, via libera all'ammazza cemento

Rimini

RIMINI. Centro storico, fascia turistica alberghi, stop al consumo del territorio. Il Comune approva il Rue, strumento urbanistico che deve diventare il volano della riqualificazione.

Il fatto. Con 17 sì, 7 no e un’astensione (Giuliana Moretti del Pdl) il consiglio ha approvato il nuovo Rue. Rispetto alla versione adottata nel 2011, lo strumento urbanistico è basato sullo sviluppo qualitativo e non più quantitativo: stop al consumo del territorio e riqualificazione del tessuto urbano.

Centro storico. Il Rue ha operato una riclassificazione delle categorie di tutela attribuite agli edifici. Consente una riqualificazione soprattutto dal punto di vista sismico attraverso la ristrutturazione edilizia che viene estesa a oltre il 50% dell’esistente. Sono stati eliminati gli impedimenti, al frazionamento dei grandi alloggi e ha ampliato le destinazioni d’uso alle quali accedere.

Edilizia esistente. L’obiettivo è di riqualificare sotto il profilo dell’efficienza energetica, dell’adeguamento o miglioramento sismico, dell’eliminazione delle barriere architettoniche. Il Rue prevede incentivi alle superfici edificabili, che complessivamente potranno determinare incrementi fino al 25%.

Turismo. Definite due modalità d’intervento. La prima, prevede di poter abbassare le densità edificatorie attraverso la demolizione di strutture obsolete con il loro trasferimento verso zone retro costiere. La seconda mira a incrementare le aree libere a terra mediante una procedura che concede alle strutture alberghiere la possibilità di ampliarsi acquisendo la capacità edificatoria di altre strutture poste nelle vicinanze, che saranno demolite.

Destinazioni. Sono state implementate e rese più flessibili in senso generale su tutto il territorio le possibilità di variare le destinazioni delle unità immobiliari.

Chioschi, dehors, strutture di spettacolo e stagionali. Il Rue ha disciplinato e favorito la realizzazione di strutture complementari all’attività alberghiera, operando laddove possibile anche misure di deroga al fine di favorirne l’installazione.

Approvati infine il piano di Zonizzazione acustica e l’intesa sul Psc aggiornato. Rispetto al Psc adottato nel 2011, gli ambiti insediativi sono stati ridotti di quasi il 40 per cento, percentuale che sale al 55 per cento per il territorio non urbanizzato. In termini numerici si tratta di un risparmio di suolo pari a oltre 100 ettari. Inoltre sono state eliminate le aree di espansione fuori dal territorio urbanizzato collocate tra Viserbella e Torre Pedrera in ambito rurale ad alta vocazione produttiva. Per il territorio della fascia turistica, tra l’arenile e la ferrovia, l’amministrazione ha confermato la scelta di non favorire incrementi della destinazione residenziale e di agevolare la riqualificazione diffusa del vasto patrimonio edilizio ricettivo.

Gennaro Mauro (Pdl) si lamenta dell’«arroganza del sindaco» che a «fine mandato» ha imposto l’analisi di »migliaia di pagine solo in quattro giorni».

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