L'avvocatessa mette la casa in vendita

Rimini

RIMINI. L’avvocatessa Lidia Gabellini arrestata con l’accusa di peculato per aver prosciugato i conti di alcuni poveretti (tra cui il senzatetto bruciato per gioco) di cui era amministratrice di sostegno dà seguito alla promessa di risarcimento, formulata alla concessione dei domiciliari. E’ stata infatti messa in vendita l’elegante abitazione coniugale, un attico di Marina centro, proprio per avere la liquidità necessaria per rifondere le parti offese (due individuate finora). L’avvocato difensore della professionista, Alessandro Petrillo, ha presentato un’istanza al giudice delle indagini preliminari perché autorizzi l’accesso alla abitazione da parte di agenti immobiliari e di potenziali acquirenti. L’avvocatessa, infatti, può incontrare per adesso soltanto i propri familiari. Un’analoga richiesta riguarda invece la possibilità che venga assistita a domicilio dallo specialista che la aveva già in cura prima dell’arresto per i disagi psicologici che la donna ha evidenziato nel tempo. In tempi brevi la professionista è convinta di poter cominciare a rimpinguare i conti da lei stessa prosciugati, stando alle indagini del pm Davide Ercolani e dei carabinieri della procura. Primi contatti con i nuovi amministratori di sostegno potrebbero essere allacciati fin dalla prossima settimana. «Il mio primo pensiero va ad Andrea (il senzatetto bruciato ndr) - aveva detto una volta ottenuti i domiciliari - : gli voglio bene e mi dispiace aver tradito la sua fiducia, e quella di altri come lui. Li ripagherò fino all’ultimo centesimo». A costo di vendere la casa.

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