Folle d'amore minaccia di far saltare Le Befane

Rimini

RIMINI. Lo scorso 26 dicembre, nel pieno dell’emergenza terrorismo seguita degli assalti dell’Isis a Parigi, aveva pensato bene di usare un cellulare clonato per “annunciare” un attentato a Le Befane.

Il centro commerciale riminese, ha scoperto la questura di Ragusa, era stato solo l’ultimo degli “obiettivi” presi di mira da un giovane modenese ora indagato per procurato allarme.

Singolare il movente accertato dagli investigatori isolani che ha armato la mano del ragazzo: vendicarsi della sua ex, una ragazzina minorenne di Ragusa e di alcuni suo amici accusati di aver contribuito a far naufragare la loro relazione.

Sotto la minaccia di divulgare delle immagini a luci rosse dell’ex fidanzatina, l’ha costretta a dargli i numeri di telefono dei presunti boicottatori della loro storia. E quando li ha avuti, grazie a un programma che ne permette la clonazione, una volta copiati li ha usati per gli annunci dinamitardi, ben sapendo che la polizia sarebbe stata facilmente in grado di individuare i “falsi” autori.

Nel suo mirino sono finiti così due ospedali di Palermo, un istituto scolastico di Modica e la questura di Ragusa dove gli investigatori della Digos hanno aperto l’indagine che ora vede il suo nome iscritto nel registro degli indagati della procura della Repubblica ragusana. L’ipotesi di reato che gli è contestata, come detto, è quella di procurato allarme. Scontato anche che avrà grattacapi da parte delle sue vittime.

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