Addio a Valerio, patriarca di Casa Zanni

Rimini

VERUCCHIO. Ha chiuso gli occhi nella serenità della sua casa, circondato dall’affetto e dal calore della sua numerosa famiglia: Valerio Zanni, patriarca dell’omonimo ristorante, divenuto nel tempo “Casa Zanni”. Il patron era nato nel 1921 e aveva quindi 95 anni.
Valerio insieme alla moglie Marina raccolse l’eredità gastronomica dal padre Antonio e dalla madre Erminia, e poi a sua volta la consegnò ai figli. Molto impegnato nella vita cittadina, Zanni è stato consigliere comunale della Democrazia cristiana per diverse legislature, dal 1951 fino al 1970.
L’annuncio della morte è stato dato ieri pomeriggio direttamente sulla pagina “Facebook” del noto ristorante. «Valerio, patriarca di Casa Zanni, - si legge nel messaggio - ha avuto il dono di morire nel suo letto circondato dall’affetto della sua numerosa tribù».
Sempre sulla pagina web, il figlio Erminio lo ha voluto ricordare pubblicando un verso di Shakespeare: «Mi batterò, finchè dalle mie ossa non si stacchi la carne a brandelli. A me l’armatura».
All’ex sindaco di Verucchio, Giorgio Pruccoli, piace ricordare la passione e l’attenzione, anche dopo avere lasciato il timone ai figli, metteva nelle attività di famiglia.
In particolare nel 2004, quando uno dei vini prodotti da Zanni venne premiato nell’ambito della “Selezione del sindaco”, un riconoscimento sia al vino sia al territorio in cui era nato. «Valerio venne a Roma con tutta la famiglia ed era molto orgoglioso. Insieme alla moglie era rimasto attaccato al ristorante, non era raro vederli al tavolo a mangiare. Fino a pochi anni fa era proprio la moglie Marina a cuocere le piadine».
Ovviamente a decine sono giunti i messaggi di cordoglio. Ne ricordiamo uno. «Era il nonno di tutta Villa».
I funerali sono celebrati oggi alle ore 10 nella chiesa parrocchiale di Villa.

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