Bando europeo per l'acqua, via libera in commissione

Rimini

RIMINI. Via libera alla gara europea per il servizio idrico integrato. La quinta commissione ha dato ieri parere positivo alla proposta di delibera sulla posizione che il Comune di Rimini dovrà esprimere nel Consiglio d’ambito di Atersir. La delibera ha ottenuto 14 sì e un solo voto contrario quello di Savio Galvani (Fds) proprio sul tema che aveva portato il partito a uscire dalla maggioranza. Sono state invece 4 le astensioni: voto ponderato di Carla Franchini del Movimento 5 Stelle (valido per tre) e di Liliana Cingolani del Pdl (valido per uno).

L’atto di indirizzo, evidenzia il Comune «individua nella gara europea la modalità di affidamento del servizio che è in scadenza». Il Comune - ricorda l’assessore alle Partecipate Gian Luca Brasini -, era chiamato a scegliere fra tre strade: la gara europea, quella a doppio oggetto, l’affidamento in house.

Ha prevalso nettamente la gara europea «non tanto perché l’affidamento in house sarebbe costato 50 milioni di euro solo a Rimini - sottolinea l’assessore - soldi che difficilmente saremmo in grado di investire, ma perché la direttrice era più che positiva. Abbiamo messo in atto una riorganizzazione in tutti i settori, quello dell’acqua era più che positivo, non vedo perché cambiare».

Brasini chiarisce che a Rimini c’è un fortissimo presidio pubblico sull’acqua «le tariffe le fa l’Authority (Aeegsi) totalmente pubblica, le reti sono tutte pubbliche e in mano ad Amir, le fonti (Ridracoli, la falda del Marecchia) sono di proprietà dei Comuni romagnoli e il nostro bacino è un case history a livello nazionale grazie all’attività di Romagna Acque». Solo la porzione terminale del servizio «la distribuzione materiale al dettaglio, la depurazione e l’attuazione degli investimenti è in mano a un soggetto di natura privatistica, cioè Hera. E’ giusto che i riminesi sappiano che oggi è in discussione a quale formula di affidamento ricorrere, solo di questa porzione finale».

Sbalordito per l’esito del voto il consigliere Fds Savio Galvani: «Un risultato sorprendente visto il dibattito politico e l’esito del referendum. Stupisce pure la posizione del M5s che aveva polemizzato con noi perché non abbiamo difeso abbastanza l’esito referendario. Complimenti per la conversione al nuovo corso liberista. Per noi la gestione in house resta la migliore». Soddisfatto il capogruppo del Pd Mattia Morolli: «Ora cerchiamo di trovare la via migliore per affidare un servizio fondamentale in tempi brevi».

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