Tanti cuori verdi in marcia per il clima

Rimini

RIMINI. Oltre 300 persone hanno preso parte ieri alla Marcia per il clima che si è svolta nel centro storico di Rimini. L’iniziativa lanciata dalla community on line Avaaz.org e dall’organizzazione 350.org si è svolta in contemporanea nelle piazze delle principali città del mondo: da Parigi a Londra, da Berlino a Madrid, da San Paolo a Sydney, da Johannesburg a Tokyo.

Da oggi prende il via a Parigi il vertice Onu sul clima, meglio definito con il nome di Cop 21. Dopo oltre 20 anni di negoziati, tutte le nazioni sono chiamate a raggiungere un accordo vincolante, universale e ambizioso su come affrontare la sfida dei cambiamenti climatici, un po’ come avvenne nel lontano 1997 con il protocollo di Kyoto. Un appuntamento che per molti è fra i più importanti della storia contemporanea.

L’obiettivo di Cop21 è quello di limitare le emissioni nocive di gas serra per mantenere l’aumento medio della temperatura globale sotto un grado e mezzo. Si stima che negli ultimi 50 anni l’incremento della temperatura sia stato di un grado, mentre l’incremento previsto entro il 2100 - se gli Stati non faranno nulla per arginare il problema - sarà fra i 2 e i 5 gradi. Un “colpo” che potrebbe causare danni irreparabili all’equilibrio naturale del pianeta.

Così ieri, anche a Rimini, in tanti fra cittadini e associazioni si sono dati appuntamento in piazza Ferrari. C’erano Greenpeace, Sos Adriatico, Legambiente, Wwf, con l’adesione tra gli altri di Cai Emilia Romagna, Energia per l’Italia, Cgil Rimini. Simbolo della marcia un cuore verde (in mano o appuntato sugli abiti). Prima di partire il flash mob dei presenti mobilitati per disegnare un grande cuore al centro della piazza. Foto che, fra le altre, sarà proiettata da Avaaz al vertice di Parigi. Poi il via al corteo che ha toccato via Gambalunga, corso d’Augusto, piazza Tre Martiri “facendosi largo” fra le bancarelle del Natale.

«Per sensibilizzare la gente a questa campagna ambientalista sono stati organizzati tanti eventi - spiega Stefano Parmeggiani di Sos Adriatico (contenitore di numerose associazioni) -. Oggi (ieri, ndr) molti di noi sono qui, in quella che è la manifestazione più importante della Romagna, tanti altri invece hanno raggiunto in pullman Roma dove era in programma il raduno nazionale. Vogliamo lanciare un messaggio preciso in difesa del clima e del mondo».

In prima linea anche il presidente regionale di Legambiente, Lorenzo Frattini: «Bisogna superare i problemi incontrati due anni fa a Copenaghen - sottolinea - e fermare l’innalzamento della temperatura sotto i 2 gradi, perché sopra sarebbe già un disastro. La scelta di Rimini non è casuale, una località simbolo dove c’è grande fermento legato al clima, al mare, all’economia».

Fra i presenti alla marcia, anche l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Marco Affronte: «Non potevo mancare visto che sarò nella delegazione dei politici presenti a Parigi dal 7 al 12 dicembre in parallelo al Cop 21. In alcune città c’è stata una grande partecipazione di piazza, ma a Rimini è sempre difficile smuovere tanta gente. Siamo di fronte a un momento storico per ottenere risposte alle nostre richieste: o ci riusciamo adesso o, forse, mai più. Uno dei nodi più complessi è il fondo da 100 miliardi di euro da destinare ai Paesi non sviluppati: qui ci sarà da battagliare, non a caso si prevede che l’intera negoziazione vada avanti dal 7 al 12 dicembre».

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