Quando l'innovazione vince il premio

Rimini

RIMINI. Nuove idee nuove imprese. San Marino batte Italia 2 a 1. Sono frutto infatti di studi e ricerche partorite sul Titano (segnale di buon auspicio per il futuro Parco tecnologico) due delle tre invenzioni che hanno vinto l’edizione numero quattordici della Business Plan Competition promossa e sostenuta da una decina di istituzioni pubbliche e private della provincia di Rimini e della più antica Repubblica del mondo. In via Strada di Paderna 2, ha la sede Makeroba, società specializzata in stampe 3D, che con Pierluigi Turelli ed i fratelli Carlo e Valerio Conti ha partorito Makehealth il progetto vincente: una scansione digitale che sostituisce il vecchio calco dentale che viene elaborata da software specifici e stampata da macchine di precisione, permettendo di simulare un intervento e mostrarne le criticità. «Sulla nostra idea – spiega il capofila Turelli – abbiamo lavorato sei mesi. Come ci siamo arrivati? Analizzando il mercato, attraverso i risultati di diversi studi di settore che abbiamo commissionato». «Visto il livello delle altre imprese, è stata una vittoria inaspettata che ci rende orgogliosi - ha commentato ai microfoni di San Marino Rtv Carlo Conti - siamo felici che quella che consideriamo una rivoluzione sia stata percepita come tale. Questa vittoria aumenta la nostra consapevolezza ed è uno stimolo importante che ci dà una spinta ulteriore verso il raggiungimento dei nostri obiettivi».

E’ iniziato invece dalla semplice considerazione, ovvero che la riviera e il suo entroterra sono ricchi di eccellenze alimentari, il percorso che ha portato i grafici Vincenzo Verdini e Tito Intoppa da San Clemente a salire sul secondo gradino del podio con la loro app FoodSouvenir.it. «Buone cose – sottolinea Verdini – che però non tutti i turisti magari riescono a scoprire, gustare, se non si imbattono in un mercatino o in una sagra. Oppure le hanno assaggiate ma non sanno dove possono comprarle. Ecco noi vogliamo rispondere a questi “bisogni”». Così è nata l’idea di mettere in una scatola personalizzata «che può tranquillamente sostituire anche le ceste natalizie» tutte le delizie a km 0 del territorio. «Crediamo possa essere un veicolo importante – prosegue – per promuovere tante piccole aziende, molte delle quali adesso guidate da giovani, che non hanno da sole la forza di raggiungere i grandi mercati». Anche la loro scheda tecnica, in un futuro prossimo, troverà spazio nella scatola delle meraviglie «di cui sarà possibile riacquistare anche uno solo dei prodotti contenuti». Ma cosa ci sarà dentro? «Al momento – conclude Verdini – dobbiamo rimboccarci le maniche e vendere». FoodSouvenirs.it è aggiudicato anche il premio assegnato da Tecno Science Park e per alcuni mesi sarà ospite nell’incubatore delle imprese sammarinesi.

La “strage” di un altro simbolo della nostra regione, le forme di parmigiano reggiano scaricate a terra dalle scaffalature afflosciatesi sotto i colpi del terremoto in Emilia del 2012, sono state la fonte di ispirazione del terzo progetto premiato, partorito da un’idea di Davide Forcellini, sammarinese doc come i suoi collaboratori (Michele Casadei e Alessio Podeschi) che hanno curato lo studio sul conto economico.

Il ricercatore 34enne con una laurea in ingegneria sismica che lo porta a dividersi tra il Titano e l’università della California di Berkeley con la quale collabora dal 2006, ha pensato che anche agli scaffali, le “banche” di qualsiasi azienda, «si poteva applicare la tecnologia ultimamente usata per i ponti come per la ricostruzione de L’Aquila». Così ha applicato due guide alle basi della scaffalatura da lui progettata, «due nastri che scivolando uno sull’altra hanno permesso al mobile di resistere sotto le sollecitazioni di un terremoto riprodotto nei laboratori della Pacific Earthquake Engineering Research Center società interna all’università di Berkeley».

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