Categorie: mercato promosso da Confcommercio e Confesercenti

Rimini

RIMINI. Se il fronte del no è rappresentato ormai da residenti e genitori degli studenti, il mondo del commercio si schiera dalla parte del mercato ambulante trasferito. Parliamo di Confcommercio e Confesercenti. Il Comar continua a mantenere una linea critica, anche se non può non ammettere che i primi due giorni sono andati bene.

«Il nuovo mercato sta esprimendo già dai primi appuntamenti una grande vitalità - scrivono Confcommercio e Confesercenti - è molto frequentato e apprezzato e questi presupposti fanno ben sperare per il prossimo futuro. Un futuro che potrebbe prevedere, perché no, anche un ampliamento del mercato, che con le sue bancarelle che si snodano per le vie della città potrebbe unire i luoghi del commercio con quelli della bellezza, dell’arte e della cultura».

Dichiara il presidente provinciale della Confcommercio, Gianni Indino. «Certo siamo alle prime battute, tuttavia la soddisfazione dei clienti quanto degli operatori è palpabile. Ci sono criticità da affrontare ma lavoreremo per risolverle».

Mirco Pari, direttore Confesercenti afferma. «Già dal primo giorno avevamo intuito che lo spostamento del mercato avrebbe subito ottenuto il gradimento generale, oggi ne abbiamo la conferma. Questo dimostra che a volte non bisogna avere paura di cambiare, soprattutto se il cambiamento è accompagnato da un grande progetto di riqualificazione urbana».

Pier Paolo Mazzotti è il presidente del Comar, comitato che raggruppa i due terzi degli ambulanti. Come il primo giorno ammette che gli operatori ci sono stati tutti e che «c’era tanta gente». Restano le criticità già evidenziate: il mercato è troppo ampio e i clienti sono disorientati. Resta critica la «viabilità su via Roma», a proposito della quale Mazzotti si chiede se il Comune continuerà a tenere in servizio 38 vigili urbani nei giorni di mercato. Infine il numero uno del Comar annuncia la convocazione di un’assemblea per valutare i primi due giorni del nuovo mercato e quale linea tenere a proposito del ricorso al Tar che per ora ha subìto un paio di bocciature.

Il portavoce del Comar, Marcello Guerra, esprime il suo entusiasmo a titolo personale. «Riconosco a Gnassi di avere realizzato un iper a cielo aperto. Sono decenni che non si vedeva così tanta gente in centro, mi auguro proprio che continui. Qualcosa da sistemare c’è, bisogna capire la sostenibilità del progetto».

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