Nuovo mercato ambulante, il bello e il brutto

Rimini

RIMINI. Piove, ma non diluvia. Un po’ smette e poi ricomincia. Il trasloco del mercato ambulante non poteva essere bagnato da un tempo peggiore: le bancarelle aprono lo stesso, i clienti si presentano, ma si muovono in automobile. Per fortuna è festa, le scuole sono chiuse, come molti luoghi di lavoro. Via Roma un po’ soffre, ma alla fine ringrazia e regge l’urto del primo giorno di mercato, trasferito da piazza Malatesta (e Cavour) in piazza Gramsci e Santa Rita e tutte le altre zone ormai ben note.

Allora. Com’è il nuovo mercato? Piace? E’ meglio? Peggio? Ha superato l’esame? Siamo andati in giro in lungo e in largo, cercando di capire. Rispetto a prima, appare subito evidente: spazi più grandi. I banchi sono disseminati su un’area maggiore (in pratica da via Roma fino all’Arco, passando per via Castelfidardo). Ci sono più metri quadrati quindi per vendere e comprare, il flusso dei pedoni scorre e se non scorre non si blocca. Quello che per molti è un vantaggio, per altri può essere uno svantaggio: le distanze si allungano e per visitare tutto il negozio all’aria aperta, ci vuole tempo e gli anziani sono quelli che soffrono di più.

Un’altra criticità, è rappresentata dai settori merceologici spariti. A parte gli alimentari radunati nell’area ex Padane, tutto il resto è random. Non esiste più la zona delle scarpe, quella dell’abbigliamento. Scegliendo i nuovi stalli per anzianità di licenza, gli ambulanti si sono distribuiti lungo tutto il tracciato e solo con il tempo i clienti troveranno i banchi di riferimento.

Le scuole chiuse lasciano un punto interrogativo enorme sulla viabilità. Ieri i 38 vigili urbani piazzati nei punti più a rischio, sono riusciti a governare la giornata di pioggia e shopping, via Roma era ampiamente trafficata, ma tutto sommato fluida. Gli agenti hanno presidiato in particolare le due rotatorie e l’attraversamento che dal parcheggio Settebello porta in piazzale Gramsci e nell’area Padane.

Un’altra pecca a cui mettere mano è in prossimità dell’Arco d’Augusto, dove lavora l’ultimo troncone di mercato. Il traffico lasciato libero di circolare lungo via Brighenti per raggiungere via Castracane, taglia in due il Corso e i vigili urbani sono costretti alla funzione di scudo umano per impedire la collisione fra persone, vetture e scooter.

Da rivedere anche il senso civico di chi è abituato a parcheggiare a un metro dal mercato coperto e mostrando ogni genere di pass anche ieri non ha voluto rinunciare al privilegio.

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