Piazza Tre Martiri sulle barricate: raccolta di firme contro il mercato

Rimini

RIMINI. Una raccolta di firme contro il mercato in piazza Tre Martiri. La promuovono commercianti e residenti della piazza e delle principali vie limitrofe che entro pochi giorni daranno il via alla petizione.

A spiegare i motivi della protesta è Loris Cerbara dell’Antica Cafeteria: «Inizialmente mi ero espresso a favore del trasferimento del mercato. Ma dopo aver parlato con gli operatori ho scoperto che i venditori italiani non hanno nessuna intenzione di installarsi in piazza pur avendone pieno diritto. Preferiscono lavorare con il proprio mezzo al seguito che invece non potrebbero portare nel cuore del centro storico: quindi lasceranno quei posti agli stranieri». L’ambulante è gradito «ma solo a patto che venda merce di qualità e non chincaglieria etnica proveniente dalla Cina o dall’Africa. E non è il caso degli stranieri del mercato riminese».

Tra l’altro, secondo Cerbara, lo spostamento dei banchi rischia di annullare tutti gli sforzi di riqualificare la piazza portati avanti negli ultimi tempi dall’amministrazione «a partire dagli investimenti sui dehor che io ho effettuato prima degli altri. Il rischio è quello di squalificare gli investimenti».

Senza trascurare «i rischi che si potrebbero creare in una giornata di pioggia e di forte vento quando tutti gli ambulanti, allo stesso tempo, potrebbero lasciare di corsa i banchi della piazza per correre fino al parcheggio del Settebello a recuperare i mezzi così da avvicinarli al centro. Una situazione che potrebbe diventare anche pericolosa, soprattutto per i pedoni, scatenando un caos infernale».

Per questo commercianti e residenti si apprestano a dare il via alla raccolta di firme che coinvolgerà piazza Tre Martiri ma anche le principali strade limitrofe: a partire da corso d’Augusto e via IV Novembre: «Partiremo entro una settimana, massimo 10 giorni. E sarà una grande raccolta di firme di cui l’amministrazione non potrà non tenere conto. Non faccio il politico ma voglio rivolgere un appello a Palazzo Garampi: credo che sia opportuno mettersi intorno a un tavolo con gli ambulanti e prendere una decisione condivisa, senza fretta».

Cerbara si domanda anche «che fine abbia fatto la proposta dell’amministrazione Ravaioli di rottamare circa 200 bancarelle. Oggi non siamo più negli anni ’80 dove i flussi turistici erano più considerevoli: un mercato con 430 banchi non ha più ragione di esistere».

Il titolare dell’Antica Cafeteria ci tiene, infine, ad esprimere «la massima solidarietà all’assessore Jamil Sadegholvaad» che si è visto “attaccare” dagli ambulanti direttamente nel suo negozio. «E’ un atto intollerabile e incivile, un’arroganza indegna di una civiltà moderna. Chi effettua certi gesti ha solo e sempre torto». E chiude con una battuta per stemperare i toni, decisamente alti, della battaglia del mercato: «Per la nostra petizione passeremo anche dall’assessore Sadegholvaad (titolare di un negozio in centro, ndr). Magari firma anche lui».

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