Ambulanti, protesta in piazza

Rimini

RIMINI. Era andato tutto bene, a parte quei pochi minuti di malumore automobilistico, quando gli ambulanti hanno fatto avanti e indietro quelle dieci volte di troppo sulle strisce pedonali in via Roma. Ma proprio quando fischietti e bandiere sono stati “ammainati”, la manifestazione contro lo spostamento del mercato ambulante ha offerto il suo momento più caldo. Passando davanti al negozio dell’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad, in via IV Novembre, qualcuno ha avuto la bella idea di battere le mani sulla vetrata, tanto da spaventare il nipotino di due anni di Sadegholvaad. Qualche parola di troppo in questi casi non manca mai e il “corpo a corpo” è stata una logica conseguenza. Lo scambio verbale non ha deluso le attese, lo scontro fisico è stato evitato anche i duellanti sono stati trattenuti a forza.

In seguito il Comar ha preso le distanze da questi atteggiamenti. «Simili gesti - ha commentato alla fine l’assessore - qualificano le persone per quello che sono».

La questione è nota. Il Comune ha approvato lo spostamento del mercato da dove si trova adesso all’area compresa tra piazza Gramsci, ex Padane, via Castelfidardo, via Dante, via IV Novembre, Corso e anche piazza Tre Martiri. Gli ambulanti non sono d’accordo e ieri sera si sono radunati in più di cento per dire che il “mercato non si tocca”. E’ nato così il passaggio sulle strisce pedonali in via Roma (con tanto di parrucche alla Beatles) all’altezza della rotatoria, per dimostrare che l’aumento dei flussi poi metterà in crisi la viabilità. Poi via verso il Ceis e le scuole Panzini, quando all’ora di entrata e di uscita dei ragazzi il caos viene pronosticato a livelli inaccettabili. Anche in piazza Gramsci e in via Castelfidardo le cose non andranno meglio. Intanto - hanno spiegato gli ambulanti - verrà a mancare un parcheggio, gli operatori del mercato coperto poi avranno difficoltà nelle operazioni di carico e scarico, in via Castelfidardo sarà difficile la coabitazione con i negozianti stanziali. Gli ambulanti lo hanno detto a più riprese: noi non siamo contro la città, difendiamo solo il lavoro di 430 operatori e di oltre mille persone.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui