Nuovo appuntamento con l'Università del Perdono e il vescovo Lambiasi

Rimini

RIMINI. Perdonare non è solo una scelta etica ma anche una strategia conveniente su piano economico. È quanto verrà approfondito nel nuovo appuntamento dell’Università del Perdono, promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, che si terrà sabato 1 febbraio dalle 9,30 alle 14,30 presso la Casa Madre del perdono, in Via Chitarrara 675 a Taverna di Montecolombo. A supporto di questa affermazione gli organizzatori anticipano alcuni dati: «Oggi per ogni detenuto lo Stato spende 200 € al giorno, ottenendo risultati pessimi, visto che l’80% di chi esce poi torna a delinquere. Quando si applicano misure alternative, invece, la recidiva si abbassa al 20%, mentre in strutture in cui si propone la strategia del perdono si arriva al 10%». Altro dato significativo: «Il progetto Cec, Comunità Educante con i Carcerati, solo a Rimini conta l’accoglienza di circa 60 persone, con un risparmio per i contribuenti di circa 10.000 euro al giorno, quasi 4.000.000 euro all’anno». Ad approfondire la questione la Comunità Papa Giovanni XXIII ha chiamato il vescovo di Rimini mons. Francesco Lambiasi, l’economista Stefano Zamagni, il sacerdote don Aldo Buonaiuto. Sono previste anche testimonianze di chi ha scelto di perdonare. «La Casa Madre del Perdono, la Casa Madre della Riconciliazione ed altre nel territorio Riminese sono strutture di perdono che con i fatti dimostrano che perdonare conviene – sottolinea Giorgio Pieri, responsabile del progetto – le persone accolte ritornano alla vita e non compiono più atti criminogeni». L’iniziativa, aperta a tutti, si inserisce nel percorso proposto dall’Università del Perdono – nata da un’intuizione del vescovo di Rimini Francesco Lambiasi – che da alcuni anni propone giornate di studio e di confronto per approfondire la via del perdono e della riconciliazione sul piano psicologico, pedagogico, sociologico, religioso ed economico.

 

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