Mensa irregolare per 200 venditori abusivi

Rimini

RIMINI. Andavano a mangiare oltre 200 persone al giorno, tra pranzo e cena. Per tutti c’era il menu fisso, con un sacchettino contenente primo, frutto e bibita, da comprare al costo di poco meno di 5 euro. Peccato però che si trattasse di una mensa abusiva, allestita da una famiglia di senegalesi - madre, padre e figlio di poco più di 20 anni - che aveva adibito il proprio appartamento, al piano terra di un condomino di Marebello, in un vero e proprio punto di ristoro dedicato perlopiù ai venditori abusivi al ritorno dal lavoro di vendita di merce contraffatta sulle spiagge. La mensa è stata smantellata dalla Polizia municipale amministrativa, unitamente al Nucleo antiabusivismo, che ha riscontrato una lunga serie di violazioni: dall’attività artigianale di gastronomia abusiva, all’attività di vendita al dettaglio di generi alimentari; passando anche per la violazione dell’ordinanza anti sovraffollamento, visto che sono state trovate nove persone alloggiate nel piccolo appartamento di poco più di 40 metri quadrati. Inoltre, è stata trovata la caldaia non a norma e «numerose carenze di natura igienico-sanitarie, dovute alla presenza di muffe e sporcizia». Per questo motivo sono state fatte multe per circa 10mila euro.

L’attività investigativa era partita già da tempo, quando l’estate scorsa alcuni residenti del condomino avevano segnalato un viavai sospetto all’interno della casa, ma soprattutto la presenza di un sempre più alto numero di persone che usciva con piccoli sacchetti o che sostava nel giardino condominiale e nelle aree comuni in attesa di essere servita per consumare i pasti appena fatti e poi acquistati: sia a pranzo, che la sera per la cena. Ma il “ristorante” a quanto pare era aperto quasi a orario continuato: anche nel pomeriggio, per chi aveva fame, c’era sempre un pasto da comprare e da mangiare lì sul posto.

Le forze dell’ordine lo scorso anno non erano riuscite a intervenire: la mensa abusiva era riuscita a chiudere i battenti prima che dell’intervento risolutivo. Diverso quest’anno: gli agenti della municipale sono partiti in largo anticipo, con delle indagini che hanno incluso dei filmati in cui è stato ripreso per filo e per segno quanto accadeva nel condomino, interrompendo così il business della famiglia di “ristoratori”.

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