Mercato ambulante, la sorpresa: 16 bancarelle in piazza Tre Martiri

Rimini

RIMINI. Niente bancarelle all’Arco d’Augusto. Ne arrivano invece sedici in piazza Tre Martiri. Spunta la carta delle agevolazioni per i clienti del mercato ambulante. Sono le novità presentate ieri a sorpresa in consiglio comunale dalla giunta.

Un po’ di storia. La ricostruzione del Galli e la riqualificazione di piazza Malatesta determinano lo spostamento del mercato ambulante: 400 banchi. Dove? Piazza Gramsci e Santa Rita, area ex Padane, via Castelfidardo, via IV Novembre, un parte del Corso e l’Arco d’Augusto. Le associazioni chiedevano anche piazza Tre Martiri (in un primo momento la risposta è stata negativa). Dopo il via libera in commissione, ieri sera la partita è stata portata in consiglio, ma è mancato il numero legale per l’uscita dall’aula di Savio Galvani. Alla vigilia la giunta ha presentato un emendamento destinato a introdurre una serie di migliorie da un punto di vista della viabilità e di coabitazione con le scuole. La proposta, quindi, prevede ora l’utilizzo di via Dante come area mercatale per liberare dalle bancarelle la parte finale del Corso (14 posteggi) e Largo Giulio Cesare (13) in prossimità dell’Arco. Significa che l’Arco d’Augusto non fa più parte dell’area mercatale. Inoltre, viene tolto un certo numero di postazioni nelle vie intorno all’asilo svizzero, in modo che nulla cambi nella vita dei residenti e dei genitori che portano i bambini a scuola.

Non finisce qua. Come è stato è stato più volte spiegato in questi anni, il centro storico e il mercato ambulante sono considerati un vero e proprio Ipermercato naturale. In quest’ottica, in accordo con i soggetti e le categorie interessate, il Comune conta di mettere in campo una serie di iniziative.

In primis l’istituzione di una tesserina denominabile Market Card, ossia un’unica carta elettronica per l’acquisto di servizi vari: biglietti per le linee urbane ed extraurbane del trasporto pubblico, pagamento della sosta oraria nei parcheggi pubblici o nei parcheggi privati convenzionati, l’accesso ai musei della città. Giusto per fare qualche esempio, ma il menù può diventare più ricco.

Non solo. Confcommercio e Confesercenti a più riprese hanno avanzato la proposta di favorire una sorta di rottamazione. A questo proposito si valuterà, insieme alle categorie, laddove le «disponibilità del bilancio consentissero di disporre di risorse adeguate alle effettive necessità, la possibilità di corrispondere un indennizzo ai commercianti» che si dichiarassero disponibili alla revoca della licenza.

Infine la parte più succosa. «L’utilizzo di piazza Tre Martiri come area mercatale risulta essere una proposta accettabile - propone la giunta - laddove siano rispettate alcune condizioni».

Quali? Massimo 16 banchi (le associazioni degli ambulanti ne chiedevano 27). «L’allestimento delle bancarelle (materiali e colori della struttura e del tendaggio) dovrà essere raccordato e armonizzato con l’apposito Abaco degli arredi del centro storico che gli uffici comunali hanno da tempo predisposto e che ha ottenuto l’assenso da parte della Soprintendenza di Ravenna (quindi il disegno delle bancarelle che andranno in piazza Tre Martiri andrà raccordato con le forme stabilite dal Comune per gli arredi in centro)». Dovrà essere garantito il libero uso di piazza Tre Martiri per «fini istituzionali, celebrativi, di spettacolo o di altra natura ma comunque di pubblico interesse, nonché per le festività civili, religiose e locali e in ogni caso per un periodo di otto settimane all’anno. Fatti due conti, i banchi in piazza Tre Martiri ci potranno essere il mercoledì e il sabato per 10 mesi all’anno.

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