Via tutte le piante da piazza Tre Martiri

Rimini

 

 

RIMINI. Sette giorni di tempo per far sparire tutte le fioriere (sono più di 30) da piazza Tre Martiri. Lo ha deciso l’amministrazione che il 10 giugno scorso ha fatto recapitare a mano a tutti i commercianti dell’area una comunicazione priva di firme. L’obiettivo è riqualificare una delle zone commerciali più importanti della città. Così «quei vasi in plastica, simil coccio, che si trovano davanti alle colonne della piazza» vanno assolutamente mandati in pensione.

Le fioriere erano state acquistate dai negozianti una decina di anni fa, in occasione di un evento di Natale, e sono identiche per tutta l’area. Cambia invece il “contenuto”, dove qualche pianta di ulivo si alterna con altre essenze dall’aspetto estetico non eccelso.

L’aut aut del Comune di far sparire le piante dura il tempo di una settimana e scade nella giornata di oggi. Sino ad ora quasi tutte le fioriere sono rimaste al loro posto. Se nessun commerciante provvederà da solo, Palazzo Garampi procederà in proprio con la rimozione forzata dei vasi che saranno trasportati nei magazzini comunali. Il Comune, in effetti, non può distruggere le piante dal momento che non sono di sua proprietà.

D’ora in poi per le nuove fioriere da posizionare in piazza Tre Martiri (e nel resto del centro) sarà necessaria un’apposita autorizzazione di occupazione esterna. Le fioriere dovranno avere tipologie e colori precisi ed essere nei materiali richiesti dalla Soprintendenza.

I materiali ammessi sono metalli verniciati: acciaio tipo corten o verniciatura simil corten, resine o plastica rigida (preferibilmente finitura opaca), cemento lisciato, pietra o geopietra. Viene richiesto l’utilizzo di colori come il marrone tipo corten o il grigio antracite per uniformare le fioriere con gli arredi pubblici del centro storico.

Palazzo Garampi offre anche consigli per le essenze da collocare nei nuovi vasi: abelia, bosso, fatsia o aralia, fuchsia, ligustrum, nandina, osmarea, conifere e conifere nane, tasso, thuya. L’obiettivo è offrire un colpo d’occhio univoco e facilitare la manutenzione. Per le essenze sarà necessario anche «valutare la posizione, l’esposizione e la possibile manutenzione così da garantirne la conservazione per tutto l’anno».

L’amministrazione raccomanda persino «l’innaffiamento e la cura al fine di garantire un piacevole risultato estetico».

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