Anziani soli, apre l'ambulatorio gratuito

Rimini

RIMINI. Un ambulatorio gratuito a disposizione di anziani, persone non autosufficienti e indigenti. Un luogo dove offrire assistenza sanitaria di primo livello. Ma anche un centro d’ascolto e d’accoglienza per persone in difficoltà e in solitudine.

Gestito prevalentemente da infermieri e medici in pensione, l’Ambulatorio sociale infermieristico, il primo in provincia di questo genere, sarà inaugurato oggi, alle ore 11, in via Coletti, 14.

«L’idea - sottolinea il dottor Andrea Gattiani, presidente dell’associazione Anteas Volontariato della Federazione Nazionali dei Pensionati della Cisl che gestisce la struttura - ci è venuta dal desiderio di dedicarci ad una attività di solidarietà verso persone più fragili come possono essere gli anziani, gli indigenti o le persone sole e non autosufficienti. Oggi del resto la povertà materiale e l’inadeguata disponibilità di beni e servizi rappresenta un problema sociale molto importante che interessa una crescente parte della popolazione che si rivolge sempre di più ai servizi, offerti dalle associazioni di volontariato».

Il primo passo è stato quello di costituire anche a Rimini, nel settembre scorso, la sezione dell’Anteas Volontariato (associazione senza fini di lucro che vuole dare soluzioni concrete ai bisogni della gente).

«Successivamente abbiamo cercato personale qualificato tra gli infermieri, in pensione e non, e quindi relazionarci con la sanità pubblica attraverso un rapporto diretto con la medicina di base per poterne diventare un supporto. Il nostro obiettivo è raggiungere le persone che non possono permettersi neanche le prestazioni sanitarie più semplici. Spesso queste sono le persone che vivono le difficoltà in solitudine e per avvicinarci a loro abbiamo pensato di affiancare all’ambulatorio anche un centro d’ascolto e di accoglienza».

L’ambulatorio sarà aperto tutti i giorni feriali (dal lunedì al venerdì) dalle 9 alle 11.30.

«Bisogna specificare che si tratta di un ambulatorio per prestazioni infermieristiche dove potremo erogare servizi ben precisi, come i controlli dei parametri vitali (misurazione della pressione), controllo capillare della glicemia, terapia iniettiva (punture), medicazioni per ferite cutanee e prestazioni da concordare con il medico di base».

L’ambulatorio collaborerà anche con la Caritas diocesana.

«Il giovedì, in Caritas, è aperta la distribuzione dei farmaci alle persone più indigenti che naturalmente devono dimostrare la loro situazione. Mi è capitato personalmente di imbattermi in una persona che si è presentata con una ferita che necessitava di medicazioni. Abbiamo allora pensato, con i responsabili, che queste persone potevano aver bisogno ed essere accolte nel nostro ambulatorio mentre i nostri medici avrebbero potuto essere presenti alla loro distribuzione per dare consigli a chi ne avesse bisogno. Sia chiaro che il nostro ambulatorio non potrà essere preso d’assalto perchè la nostra priorità andrà agli anziani e alle persone non autosufficienti residenti nel quartiere e a quei casi segnalatici direttamente dalla Caritas».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui