Folle corsa in auto tra i passanti terrorizzati

Rimini

RICCIONE. Folle fuga in auto tra le vie del centro e il lungomare ieri pomeriggio tra passanti atterriti alcuni dei quali sono riusciti ad evitare per miracolo la Bmw coupè inseguita a sirene spiegate da carabinieri prima e polizia dopo. E mentre l’auto veniva ritrovata chiusa a chiave, in via Toscana, due carabinieri a bordo della gazzella che ha cercato invano di fermare il conducente impazzito, sono dovuti ricorrere alle cure dei medici ospedalieri per le conseguenze dell’incidente che ha semidistrutto l’auto di servizio. L’incredibile pomeriggio di domenica è iniziato verso le 16, sulla statale, a un posto di blocco dei carabinieri: la Bmw, condotta, si saprà poi, da un bolognese non si ferma all’alt e i militari decidono di inseguirla. Il conducente dell’auto in fuga pigia sull’acceleratore ma i carabinieri riescono a stargli addosso: le due auto si toccano prima sulla rotonda tra via dei Mille e viale Ceccarini alta, poi i carabinieri riescono ad affiancare la Bmw, ma il conducente li spinge fuori strada. La gazzella finisce sul cordolo, abbatte un cartello stradale e il violento impatto fa prendere fuoco al motore e l’auto si incendia: i due militari riescono ad uscire dall’abitacolo ma hanno subito diversi colpi. Uno è dolorante a spalla e collo e sarà dimesso in serata con una prognosi di 14 giorni, l’altro è stato sottoposto per tutta la sera ad accertamenti tra cui una tac per forti dolori alla schiena.

Dopo l’incidente la Bmw continua la sua corsa e si dirige in zona mare, ma il traffico blocca le manovre, tampona auto, sfiora i passanti e il conducente imbocca viale D’Annunzio in contromano. In piazzale Azzarita incrocia due agenti della polizia stradale, e si dirige contro di loro, uno dei due fa appena in tempo a scendere al volo dalla moto evitando di essere investito. Incurante l’auto continua a scappare a questo punto gli unici testimoni sono ancora una volta i cittadini che assistono alle pazze manovre in mezzo al traffico ad acceleratore a tavoletta. Le forze dell’ordine perdono di vista l’auto ma la ritrovano poco dopo, verso le 17, in via Toscana nei pressi della casa di riposo Pullè, chiusa a chiave. Del conducente non c’è traccia, dalla via, superato un terrapieno, si accede a un’altra strada dove probabilmente l’uomo è scappato a piedi. Quasi in contemporanea si presenta dai carabinieri un uomo che afferma di essere il proprietario dell’auto e di essere venuto in vacanza per il fine settimana a Riccione con un amico che ha preso la sua auto. In qualche modo è venuto a conoscenza di quanto accaduto e l’unica spiegazione che riesce a dare è “sarà ubriaco per questo è scappato”. I carabinieri sanno chi è, si tratta di un bolognese, che ha le ore contate.

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