Incendio in un hotel a Riccione: albergatore salva l'anziana madre

Rimini

 

RICCIONE. Scoppia un incendio all'hotel New Zanarini di viale Corridoni. Il titolare Doraldo Tonini si getta tra le fiamme incurante del pericolo per salvare l'anziana madre Giuseppina Rosati.

Sono state ore di paura quelle nella notte tra giovedì e venerdì. Decine di migliaia di euro i danni. Attorno alle 24 un incendio si è improvvisamente propagato a partire dalla lavanderia, riempiendo di fumo il piano terra e la hall. All’interno dell’albergo, in quel momento, si trovava solamente la proprietaria 70enne, che stava dormendo. Sul posto è stato immediato l’intervento di vigili del fuoco e carabinieri. «Mia mamma vive in un appartamento ricavato all’esterno dell’albergo - spiega Tonini -, praticamente adiacente alla zona dove si è sviluppato l’incendio. Quando sono arrivato lei era ancora dentro, non aveva sentito l’allarme antincendio che stava suonando. Sul posto c’erano già i carabinieri, che mi hanno fermato dicendomi che all’interno non si poteva andare, era troppo pericoloso. Ma non potevo stare fermo, e ho provato ad entrare lo stesso, anche se non avevo la cognizione di quello che stava accadeva, se c’erano fiamme, se c’era il pericolo che potesse crollare qualcosa». Dentro l’hotel la situazione era critica. «Sono dovuto tornare indietro, non si camminava, era pieno di fumo, non capivo dov’era il fuoco. Mi sentivo svenire e ho dovuto desistere». L’uomo non si è perso d’animo nel tentare di tutto per assicurarsi che l’anziana madre non corresse pericoli. «Sono riuscito ad aprire alcune finestre, e in qualche minuto il fumo ha iniziato a diradarsi. Ho iniziato a chiamarla a gran voce da fuori, e dopo alcuni tentativi ha sentito e mi ha risposto. Le ho detto di avviarsi verso l’uscita, che le sarei andato incontro. Sono rientrato nell’albergo, al secondo tentativo c’era meno fumo e sono riuscito a raggiungerla e a metterla in salvo». «Ero sveglia - racconta la signora Giuseppina -, mi ero accorta che l’automatico della corrente elettrica era saltato e quindi c’era qualcosa che non andava. Al buio sono riuscita a trovare una torcia. Subito non avevo realizzato che c’era un incendio in atto, poi ho sentito mio figlio che mi chiamava e diceva di uscire». All’indomani è iniziata la conta dei danni e il ripristino della struttura. «Lo spavento è passato, ora si cerca di ricostruire. Avevamo in programma di aprire oggi e manterremo le previsioni». I vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’hotel hanno lavorato fino alle 3,30. «Il fuoco si è sviluppato in lavanderia al piano terra, dietro le cucina - prosegue Tonini -, dove è stato ricavato un apposito vano. L’incendio è partito da lì, ci sono stati parecchi danni: sono state danneggiate le attrezzature e una parte di impianto elettrico, e si è verificata anche una rottura all’impianto idraulico. Il corridoio, il retro della cucina e i due bagni di servizio per i clienti sono stati anneriti dal denso fumo. Li stiamo ripulendo e dovranno essere ridipinti». Ieri mattina l’allarme antincendio stava ancora suonando. «I rilevatori si sono bruciati e continuavano a mandare il segnale. Il sistema va ripristinato, anche la lavanderia, dove sono andati distrutti macchinari professionali, come lavatrici ed essiccatoio che costano 25mila euro. Al piano terra si trovava anche il deposito con le lenzuola e gli asciugamani».

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