Affitti estivi in nero, nei guai 31 proprietari e un agente immobiliare

Rimini

RIMINI. A lui si sono rivolti nel corso degli ultimi tre anni decine di cattolichini per affittare i loro appartamenti a turisti in vacanza. Un giro colladauto e fruttuoso visto che né il mediatore immobiliare né i locatari, hanno mai denunciato tutto il guadagno di affari. Oltre 850mila euro di imposte e tasse evase: sono riusciti ad appurarlo i militari della Tenenza di Cattolica della guardia di finanza impegnati un’articolata operazione di polizia tributaria nel settore dell’evasione immobiliare, che tra l’altro non si è affatto conclusa: le Fiamme gialle hanno intenzione di effettuare ulteriori verifiche sugli affitti estivi in tutta la provincia.

Sono stati una quarantina gli appartamenti estivi affittati in nero a Cattolica nelle scorse tre estati attraverso la mediazione di un agente immobiliare cittadino al quale la finanza ha contestato un reddito non dichiarato di 120mila euro e relativa Iva evasa di 32mila euro.

31 i proprietari di case estive che complessivamente hanno sottratto al Fisco 730mila euro. Uno dei proprietari, pensionato di Cattolica, è anche risultato evasore totale: non ha mai presentato la dichiarazione fiscale. Con “Rents in black” la finanza ha concluso una verifica di polizia tributaria sul fenomeno delle locazioni in nero nelle stagioni estive nell’area di Cattolica. I finanzieri hanno sottoposto a verifica fiscale un mediatore immobiliare 60enne, titolare di un’agenzia, per rilevare il reale volume d’affari e gli effettivi compensi percepiti, ed individuare i proprietari degli appartamenti affittati in nero. L’agente è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate per compensi non dichiarati, ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap, così come 31 proprietari che avevano affittato le loro seconde e terze case nei periodi estivi omettendo di indicare, nelle dichiarazioni dei redditi, i canoni di locazione realmente percepiti. Un pensionato, evasore totale, non ha presentato dichiarazione dei redditi omettendo anche i 10mila euro annui percepiti dal reddito immobiliare.

Nei confronti dei proprietari nel primo trimestre 2015 sono stati effettuati controlli fiscali che hanno permesso di constatare redditi da fabbricato sottratti a tassazione per 730.000 euro. In 12 hanno già comunicato l’adesione ai processi verbali di constatazione, il che ha permesso di recuperare per le casse dello Stato 294.514 euro di redditi da fabbricato; 26 sono stati segnalati all’Agenzia delle Entrate per l’avvio del procedimento di sanzione per omessa consegna dell’attestato di prestazione energetica, che permetterà di irrogare ad ogni contribuente una sanzione da 1.000 a 4.000 euro per un ammontare complessivo che oscillerà da euro 26mila a 104mila euro.

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