AiRiminum non svela le strategie

Rimini

RIMINI. Chi sono, cosa vogliono? Laura Fincato, presidente di AiRiminum, la società di gestione dell’aeroporto, ha promesso di rispondere a queste domande ieri all’incontro con la città per presentare il piano di sviluppo. E in verità l’ha fatto, spiegando da chi è rappresentato AiRimium e di volere superare la soglia di un milione di passeggeri entro il 2019. E’ sul come e con chi che è rimasta vaga, ma del resto si tratta di una società privata, ha puntualizzato, e non ha intenzione di svelare i suoi piani. Per cui, oltre a tracciare un futuro d’intenti, poco è stato svelato.

Per accontentare autorità, politici e categorie, oltre ad operatori turistici e cittadini che ancora non hanno ben capito se e quando l’aeroporto tornerà ad essere veramente internazionale, l’amministratore delegato Leonardo Corbucci ha spiegato dove vogliono arrivare in tre mosse: aviation, progetto terminal e non aviation.

Aviation: superare la soglia di un milione di passeggeri entro il 2019. Un obiettivo turistico da raggiungere principalmente attraverso l’“argenteria” ereditata dalla passata gestione, ovvero il mercato russo, puntando poi su Nord Europa, mercato italiano e altri non meglio definiti mercati. Giusto per dare due cifre, dal 1° aprile, primo volo russo dell’era AiRiminum, sono transitati al Fellini 46 voli turistici e 80 privati. Sul fronte business si punterà sul traffico congressuale e fieristico. L’idea di AiRiminum è anche quella di valorizzare le infrastrutture già esistenti e il fabbisogno del territorio per completare l’offerta di servizi.

Progetto terminal: integrare il Fellini nel piano strategico del territorio e di San Marino. L’area dell’aeroporto, ha detto Corbucci, dovrà diventare un punto di riferimento della città attraverso lo sviluppo di nuovi parcheggi e collegamenti, con un servizio di navette al servizio dei passeggeri per collegarsi con fiera, Riccione, San Marino e le principali città d’arte; con lo sviluppo di snodi e attività strumentali all’aeroporto e al territorio, come un punto vendita di benzina, bar, edicola, ecc e con la rivisitazione dell’accesso all’aeroporto attraverso una collaborazione con l’amministrazione comunale, seguendo le linee guida del piano strategico.

Non aviation: riposizionare l’offerta commerciale sui mercati internazionali. E qui il futuro si fa un po’ nebuloso, forse non per AiRiminum ma per chi ascoltava la presentazione delle linee strategiche visto che nessun dettaglio è stato fornito su: progetto di rivisitazione layout e dei flussi aeroportuali, attraverso, un nuovo terminal con avvio lavori nel 2016; partnership commerciali con soggetti leader di mercato: target traffico passeggeri e soprattutto territorio e poi, in puro stile riminese, attività di intrattenimento ed eventi culturali, ristoranti, disco bar, eventi musicali e cinematografici (Domenico Procacci, presidente della casa cinematografica Fandango, è uno dei soci di AiRiminum).

Progetto terminal. L’obiettivo più a prossima scadenza, almeno secondo l’esposizione per la quale sono state spese più parole da Corbucci, sembra essere quello di fare del Fellini un punto di riferimento per il territorio. Prima di tutto sono previsti importanti investimenti (ma non si sa quanti saranno e soprattutto chi saranno gli investitori che che porteranno capitali privati) per rivisitare ex novo l’organizzazione dei flussi aeroportuali e la razionalizzazione delle aree interne. Il piano di investimento presto (ma non si sa quando) sarà formalizzato nel master plan decennale che rappresenterà la base per il contratto di programma che identifica il piano quadriennale dell’aeroporto. I primi incontri con Enac per inizio giugno saranno rivolti a identificare anche le aree limitrofe da mettere a servizio dello sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale.

Bando europeo. Corbucci ha annunciato che a settembre verrà fatto un bando di gara europeo per un progetto che sviluppi le attività e i centri di snodo nelle aree limitrofe che possono essere strumentali allo sviluppo dell’infrastruttura.

Consiglio di amministrazione. Attualmente il cda di AiRiminum (una srl che entro il mese si trasformerà in spa) è composto oltre che da Fincato presidente e Corbucci amministratore delegato, dal vice presidente Lucio Laureti, dal consigliere rappresentate del territorio Raffaele Ciuffoli (titolare del tour operator Italcamel) e da Roberto Montesi, consigliere indipendente. Ma da 5 presto il cda passerà a 7 membri, entro un anno e mezzo, annuncia Corbucci, con l’ingresso di nuovo investitori che portino nuova linfa. Attualmente il capitale sociale deliberato è di 12 milioni da sottoscrivere entro novembre 2016 di cui 3 milioni 363mila sottoscritto, 1 milione 171mila versato con il restante un milione e 600mila da versare entro maggio 2015. (p.m.l.)

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