Sanità, Bonaccini rassicura la valle

NOVAFELTRIA. Una buona notizia per i cittadini della Valmarecchia è venuta dall’incontro sul tema della sanità svoltosi martedì scorso. Il presidente della Regione Bonaccini ha infatti affermato che gli ospedali di Santarcangelo e di Novafeltria non subiranno nessun ridimensionamento.

Alla serata organizzata dall’Unione dei Comuni della Valmarecchia oltre al presidente Bonaccini erano presenti l’assessore alle Politiche per la salute Sergio Venturi, il presidente della Provincia Andrea Gnassi, il direttore dell’Ausl Romagna Marcello Tonini e i consiglieri regionali Giorgio Pruccoli, Nadia Rossi e Raffaella Sensoli, nonché i sindaci della Valmarecchia.

Di fronte alle quasi 150 persone presenti il direttore generale Tonini ha confermato che l’ospedale di Novafeltria non corre alcun pericolo di chiusura. Al contrario, c’è l’intenzione dell’Ausl di ampliare e migliorare - per quanto possibile - la specialistica ambulatoriale. Inoltre, entro agosto partiranno i lavori per il primo piano della Rsa con 28 posti letto e, una volta ultimati, si procederà ad appaltare anche i lavori per il secondo piano, per un investimento di 5 milioni di euro.

Rassicurazioni sono arrivate verso i tanti cittadini che anche martedì sera hanno espresso il timore di chiusura o ridimensionamento degli ospedali di Santarcangelo e Novafeltria, confermata anche dal presidente Bonaccini: «Cogliamo portare una parola di rassicurazione: gli ospedali non corrono pericoli di sorta».

Linea seguita anche dall’assessore regionale alle Politiche per la salute Sergio Venturi che ha spiegato come ci siano ancora i margini per tagliare sprechi in altri ambiti, ad esempio attraverso la centralizzazione di servizi amministrativi ed ha ricordato come l’ospedale di Novafeltria rientri - tra quelli censiti nel decreto Balduzzi - come struttura in zona disagiata confermando la maggiore attenzione sulla specialistica. Bonaccini, chiudendo la serata, ha ribadito che non ci saranno tagli indiscriminati nella sanità riminese ma piuttosto una serrata lotta agli sprechi ed ha colto l’occasione per anticipare che presto saranno stanziati i fondi relativi al cosiddetto “nevone” del 2012, che faranno arrivare in Valmarecchia circa mezzo milione di euro e ha accennato al lavoro che la Regione sta facendo per intercettare finanziamenti europei mirati allo sviluppo dei territorio di montagna, per creare impresa e reddito in quelle aree contrastando allo stesso tempo il rischio di spopolamento.

 

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