Caso Guerrina, dalle ossa dubbi sull'arcata dentale

Rimini

VALMARECCHIA. Ore decisive per sciogliere il “giallo” delle ossa ritrovate nel cimitero di Sestino (in provincia di Arezzo) che si sospetta appartengano a Guerrina Piscaglia, la 50enne scomparsa quasi un anno fa dalla sua casa di Ca' Raffaello (frazione di Badia Tedalda).

Intanto, viste le voci rimbalzate nelle ultime ore, la procura di Arezzo ha precisato che il blitz di sabato scorso nel piccolo cimitero è stato effettuato su iniziativa dei carabinieri della stazione di Badia Tedalda e non su segnalazione di una sensitiva. Da quando la donna è scomparsa, già diversi sensitivi si sono occupati del caso ma nessuno avrebbe indicato il cimitero di Sestino come luogo dove cercare Guerrina. Altro dettaglio, riguarda l'arcata dentale trovata insieme ai resti di ossa e tessuti rinvenuti. Tra il 15° e il 17° dente risulta esserci un ponte, che probabilmente Guerrina non aveva. Le dimensioni dello scheletro sarebbero invece compatibili con l'altezza della donna scomparsa.

Tra pochi giorni i Ris di Roma fugheranno ogni dubbio con la comparazione del Dna. Padre Gratien Alabi, il sacerdote congolese indagato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia (per lui l'ipotesi è di favoreggiamento in sequestro di persona), si trova in un monastero della zona. Anche per lui si tratta di giorni decisivi dal momento che il 24 aprile scade il suo divieto di espatrio e potrebbe rientrare in Francia.

 

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