Lungomare, cambia la "cartolina"

Rimini

RIMINI. Verde, spazi dedicati alla sport e alla salute, al benessere. Piste ciclabili. Passeggiate con vista mare, senza davanti “muri” di ferro o cemento. E’ il nuovo lungomare da Torre Pedrera a Miramare, le cui visoni sono racchiuse nel Parco del Mare, quello del Piano Strategico, grande come Central Park. Ovvio: un punto ideale di arrivo. Magari un modello a cui ispirarsi, quando fra poco più di un mese il Comune attiverà i bandi per la riqualificazione del lungomare fra il Porto e piazzale Kennedy.
A questo proposito, ieri il sindaco Andrea Gnassi è stato a Bologna per un vertice ad hoc. All’ordine del giorno il percorso amministrativo e di coordinamento con gli strumenti di pianificazione regionale. «Un incontro molto positivo - ha spiegato il primo cittadino -. La Regione, con gli assessori Petitti, Corsini e Donini, ha confermato tutto il suo interesse a prendere come esperienza pilota i progetti che Rimini metterà in campo con la riqualificazione del suo lungomare. Un’esperienza avanzata che, dal punto di vista amministrativo, si sta traducendo nella definizione nei dettagli dell’Accordo di programma tra Regione e Comune e, entro un mese e mezzo, nell’uscita dei bandi per la manifestazione d’interesse progettuale per il waterfront di Rimini. La barra ferma della Regione, nella sua nuova programmazione, è quella di riconoscere le esperienze che sostengano la cosiddetta low carbon economy e cioè i sistemi di trasporto e mobilità a bassissimo o nullo impatto di inquinamento, e il non consumo di nuovo territorio. Elementi su cui si incardinerà il nuovo lungomare di Rimini».
Proprio ieri sul sito dedicato al Piano strategico, il presidente dell’Associazione Forum Rimini Venture, Maurizio Ermeti, ha ricordato le potenzialità del progetto “Parco del mare”, una rivoluzione da Torre Pedrera a Miramare, 300 ettari di parco urbano, di cui 65 a verde mediterraneo e piante. Più 20 percorsi per attività fisica, 15 chilometri di passeggiata, «unica nel suo genere senza ostacoli alla vista del mare». Palestre open air. Quindici chilometri di percorso ciclabile protetto. Palestre coperte e centri benessere con acqua salina.
«E’ con questo approccio che è stato concepito il Parco del mare - ha precisato -. Non dunque un progetto di abbellimento del lungomare, ma di integrazione tra ambiente, funzioni e servizi in un grande spazio che coinvolge spiaggia, lungomare, alberghi e servizi al turismo. Dal momento che la città costruita termina con la linea degli alberghi, Rimini dispone di un ulteriore, pregiato spazio di 300 ettari, che se pensato in maniera integrata, raggiunge la dimensione del Central Park».
In vista dei bandi, Ermeti lancia la sfida. «Ogni bagnino, albergatore, ristoratore o commercianti che pensi al rilancio della propria attività, non si trova in condizione di solitudine, ma ha a disposizione una visione alla quale ispirarsi. La condizione è, quindi, che si attui uno sforzo comune che naturalmente coinvolge anche l’amministrazione».

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